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Un “tesoro” di 700 radio d’epoca donato al comune di Barberino Tavarnelle

Domenica 13 febbraio 2022 in occasione della Giornata Mondiale della Radio il collezionista Daniele Camiciottoli ha fatto una donazione dal valore inestimabile all'amministrazione comunale perché diventi un museo per la comunità

Donazione al comune collezione radio d’epoca

Daniele Camiciottoli è un esperto di elettrotecnica e collezionista incallito che da anni cerca e restaura vecchie radio.

Con le sue preziose mani rimette in vita antenne, circuiti, generatori e valvole che non si trovano più, per ascoltare e godere del suono nostalgico delle radio, di quelle che hanno attraversato un secolo di vita, protagoniste della storia della comunicazione mondiale.

In uno spazio di pochi metri quadrati, alla Romita, frazione del Comune di Barberino Tavarnelle, c’è il mondo di un fotocineoperatore in campo medico in pensione che ha fatto della radio la propria compagna di vita e ha trasformato un piccolo laboratorio nel giardino di casa, in un punto di connessione con il mondo.

Daniele, 74 primavere, coltiva questo amore sin da quando ne aveva 12, le radio per lui non hanno più segreti.

Nell’arco di oltre mezzo secolo di vita ha collezionato ben 700 apparecchi. Sono strumenti (alcuni anche molto rari) che spaziano nel tempo, a diverse latitudini, che raccontano e documentano la cultura storica e scientifica della radio come mezzo di comunicazione di portata internazionale.

Ci sono pezzi che vanno dai primi del Novecento, anni in cui videro la luce le prime trasmissioni radiofoniche, alla stagione che segnò il boom della funzione musicale e culturale, anni ’50-’60.

La donazione

Domenica 13 febbraio 2022 in occasione della Giornata Mondiale della Radio Daniele Camiciottoli ha donato il suo “tesoro” all’amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle perché diventi patrimonio pubblico.

“Ciascuna delle 700 radio parla di me e riflette un tassello della mia esperienza – ha sottolineato Daniele Camiciottoli – ma è anche la testimonianza di un viaggio collettivo e universale lungo un secolo, è giusto è necessario che ogni radio appartenga a tutti coloro che vorranno tramandarlo”.

Il sindaco Baroncelli ha annunciato che nei prossimi mesi sarà realizzato un museo dedicato, all’interno del quale troveranno spazio anche le realizzazioni artigianali, costruite da Camiciottoli, di prototipi d’epoca come il primo esperimento di telegrafo senza fili di Guglielmo Marconi e gli oggetti radiofonici assemblati dai prigionieri nei campi di concentramento nazisti.

“Sono colpito dalla generosità e dal gesto solidale del nostro concittadino – ha dichiarato il sindaco David Baroncelli – esprimo il mio più profondo apprezzamento al genio di un uomo che ha impedito alla radio di morire e ad una collezione di saperi di disperdersi, ogni pezzo di questi apparecchi racchiude una storia che non può non essere condivisa e svolgere una funzione educativa e sociale verso la comunità”. “La nostra idea è quella di creare uno spazio espositivo in cui le centinaia di radio, disposte in ordine cronologico – spiega il primo cittadino – possano trovare il modo migliore per continuare a suonare le colonne sonore della nostra vita, narrando pagine di storia ormai sbiadite dal tempo”. Un vero e proprio museo della radio che ispirerà percorsi di conoscenza, approfondimento e ricerca dal punto di vista scientifico e culturale. “Penso all’interesse, alla curiosità e agli stimoli che potrà suscitare nei più giovani – continua – un invito ai giovani e agli studenti perché non smettano di sintonizzarsi sulle frequenze delle nostre origini”.

 

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