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Covid-19, Giani: i dati toscani legittimano la richiesta di zona gialla

Il presidente della Regione commenta i dati di oggi: è stato inviato anche un dossier all’Iss per chiedere il passaggio dalla zona arancione alla gialla

Tamponi per individuare il Covid-19 - © JC Gellidon, Unsplash

Il dato di soli 445 nuovi positivi al Covid-19 oggi in Toscanalegittima anche una possibilità di movimento che è quella che io auspico con la zona gialla“. Lo ha affermato il presidente della Regione Eugenio Giani, a margine della presentazione di un nuovo drive-through a Sesto Fiorentino. “La gran parte dei Comuni della Toscana non hanno contagi, e alcuni di questi non li hanno da giorni“, ha aggiunto.

La Toscana ha lavorato sul tracciamento

Se siamo arrivati – ha osservato Giani – ad avere stamani semplicemente 445 contagi, ovvero un dato che se andiamo a guardare in rapporto alla popolazione ci mette chiaramente fra le 4-5 regioni più virtuose d’Italia, è perché abbiamo lavorato molto sul tracciamento, mettendo a disposizione quelle 500 persone che abbiamo raccolto dalle liste della Protezione Civile per organizzare un tracciamento che ci ha consentito di isolare, quindi prevenire e mettere in condizione il contagio di diffondersi solo con lentezza rispetto alle altre situazioni”.

Giani: abbiamo inviato il dossier all’Iss

Per chiedere il passaggio della Toscana in zona gialla la Regione ha inviato un dossier all’Istituto Superiore di Santità. “Io mi rimetto a loro, decidono loro: è inutile fare azioni che poi compromettono la trasparenza e la correttezza del dialogo” ha dichiarato sempre questa mattina a Sesto Fiorentino Giani.

“C’è interlocuzione – ha detto Giani – e conseguentemente io spero che tutto questo porti ai migliori risultati nell’interesse della popolazione, nell’affrontare l’emergenza sanitaria, trovare le condizioni perché i dati corrispondano alla possibilità di  movimento e di attività della nostra comunità”.

“Ritengo che nell’interesse dei toscani e della Toscana dobbiamo rapportarci portando i dati e aspettando le loro decisioni”, ha spiegato ancora Giani, anche rispondendo alle categorie economiche che chiedono un’ordinanza ad hoc:Dobbiamo rapportarci con le autorità di governo e la cabina di regia – ha osservato – almeno per i prossimi 5 mesi, perché è vero che ci sarà il vaccino, è vero che ci saranno gli anticorpi monoclonali, ma questa interlocuzione settimana per settimana la vedremo per cinque mesi. Quindi è bene avere il rapporto più corretto e di rispetto reciproco migliore”.

Mazzeo: il Governo faccia chiarezza

“Il Governo deve fare chiarezza. I dati sanitari della Toscana sono migliori di altre regioni, eppure restiamo in zona arancione e le cittadine e i cittadini non comprendono il permanere di uno stato ad alto rischio” ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, intervistato a margine della seduta di oggi.

“Dobbiamo ripartire velocemente e in sicurezza, senza compromettere il delicato equilibrio tra salute e lavoro. Rispettare le regole è fondamentale e la Toscana ha fatto la sua parte riuscendo a recuperare meglio di altre regioni grazie al contributo di tutta la collettività. Il sacrificio, enorme, che continuiamo a chiedere è necessario. Dobbiamo capire che se ci sarà un’ulteriore pressione sul sistema sanitario la situazione diventerà ancora più drammatica. Da parte nostra – continua Mazzeo – insisteremo nel rispetto delle regole e dei vincoli imposti, ma chiediamo al Governo chiarezza: le cittadine e i cittadini hanno bisogno di comprendere fino i fondo il permanere della Toscana in zona arancione”.

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