Musica/

La musica entra nel silenzio della Certosa di Firenze con il festival “Fil_Armonia”

Dal 4 al 12 settembre otto appuntamenti tra concerti e conferenze nel luogo del silenzio, per riflettere sull’essere umano e il suo rapporto con la natura e la storia

Filharmonie_PH. Simone Petracchi 2

Il complesso monumentale della Certosa, abitato per secoli dai monaci che facevano del silenzio il metodo principale di relazione con la propria individualità, la comunità e il mondo apre le sue porte alla musica.

Dal 4 al 16 settembre la Certosa di Firenze ospita Fil_Armonia, festival di musica e spiritualità, ideato e prodotto da La Filharmonie, giovane orchestra fondata nel 2016 e unico hub musicale under 35 in Toscana, con la direzione artistica di Giulio Arnofi e la direzione musicale di Nima Keshavarzi.

In tutto saranno otto appuntamenti: sei concerti e due conferenze pensate per stimolare una riflessione sull’essere umano e il suo rapporto con la natura, fermandosi ad ascoltare, nell’epoca più frenetica e rumorosa della storia, per trovare un nuovo equilibrio con se stessi, gli altri e il mondo di cui facciamo parte.

Paolo Cognetti

“Fil_Armonia in italiano è una parola inventata. Il significato, però, è chiarissimo – dichiara Paolo Cognetti, tra gli ideatori del festival – ed esprime l’amore per l’ideale classico di un mondo musicalmente ordinato, prima dello «strappo nel cielo di carta» di pirandelliana memoria. Non si tratta di nostalgia del tempo perduto, ma di una ricerca diretta a ritrovare l’equilibrio dell’essere umano con sé stesso e con la natura, come profonda connessione di ogni cosa. E davvero questa riconciliazione sembra quanto mai necessaria oggi, dopo due anni dall’inizio della pandemia di COVID-19, con le conseguenze economiche e sociali che ne sono derivate e l’incertezza per il futuro, aggravata dalla guerra esplosa in Ucraina, ai confini dell’Europa. Ancora una volta dobbiamo interrogarci sul senso della nostra identità, non solo culturale, dobbiamo chiederci chi siamo e chi vogliamo essere, pena la definitiva decadenza delle nostre società”.

“Siamo convinti che la musica possa contribuire a sanare il nostro mondo scordato con il suo potere curativo perché aiuta a migliorare la capacità di ascoltare e nel suo essere un atto creativo può opporsi, simbolicamente ma non solo, alle forze distruttive – la guerra ne è la quintessenza – e rivelare un terreno fecondo sul quale intraprendere percorsi di trasformazione”.

Fondata nel 2016, La Filharmonie – Orchestra Filarmonica di Firenze è tra i sette complessi strumentali giovanili riconosciuti e sostenuti dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali in Italia, è stata inoltre vincitrice del concorso Smart&Coop 2017 sostenuto dalla Fondazione CR Firenze e Legacoop Toscana come migliore start-up culturale sul territorio.

L’Orchestra, con i suoi oltre quaranta elementi, affronta flessibilmente la musica sinfonica e cameristica, il teatro musicale, l’opera e il balletto e le nuove forme espressive.

L’Orchestra Filharmonie è gestita dall’omonima associazione e gode della prestigiosa collaborazione del Maestro Roberto Abbado in qualità di direttore ospite e consulente artistico onorario.

Nima Keshavarzi, foto di Caterina Ciabatti
I più popolari su intoscana