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Agriturismi, le strutture in Toscana tornano a correre dopo la pandemia

I dati del sesto rapporto Ismea rilevano una ripartenza a livello regionale. A fine 2021 erano quasi 5500 le strutture e oltre 10 mila i posti letto

Agriturismo

Le strutture agrituristiche in Toscana avevano accusato un duro colpo durante il periodo della pandemia. A distanza di tre anni la tendenza si è invertita: la regione è tra le più dinamiche a livello nazionale soprattutto per le attività secondarie nelle strutture dove la crescita è pari al 13,9 per cento ben al di sopra della media nazionale (10%). Lo rileva il sesto rapporto sull’agriturismo Ismea.

Dai dati del rapporto emerge che sono aumentate del 27% le strutture agrituristiche autorizzate dal 2010 al 2021 pari a 25.390 unità, a fronte di una riduzione complessiva delle aziende agricole. A registrare il segno più quasi tutte le regioni. Più marcata la tendenza in Liguria, Lazio e Campania con un’incidenza più che raddoppiata.

Toscana tra le realtà leader

Dal sesto rapporto sull’agriturismo Ismea emerge che oltre 11 mila aziende (il 44%) sono localizzate nel Nord, il 36% nel Centro e il 20% nel Mezzogiorno, area questa particolarmente dinamica. Nella composizione dell’offerta più dettagliata si conferma la marcata concentrazione di aziende in Toscana e Provincia autonoma di Bolzano, che insieme rappresentano il 34% dell’offerta, rispettivamente con il 21,2% e il 12,8%, con oltre 8.600 unità.

In altre sette regioni (Lombardia, Veneto, Umbria, Piemonte, Lazio, Emilia Romagna e Marche) si trova un altro 34%, mentre nelle rimanenti 11 con anche la Provincia Autonoma di Trento il 30%.

Agriturismi, presidio dei territori

Cresce la domanda ma anche l’offerta degli agriturismi italiani – ha detto il presidente di Ismea Angelo Frascarelliun successo dovuto al fatto che il comparto ha saputo e continua a cogliere le gusti e aspettative degli ospiti che cercano risparmio inteso come un buon rapporto qualità-prezzo, emozione, ambiente rilassante, salute e buon cibo“.

Il presidente ha poi evidenziato che il ruolo fondamentale che l’agriturismo svolge a presidio dei territori, soprattutto in alcune aree interne, “basti pensare che il 63% dei comuni appartenenti a queste aree detiene almeno un agriturismo che svolge appieno il ruolo di custode dei saperi e delle tradizioni, ma funge anche da volàno per l’economia del territorio e la coesione sociale“.

Erika Mugnai dell’Agriturismo Biologico Sant’Egle – © Agriturismo Biologico Sant’Egle

Siena leader per numero di aziende

Toscana è leader in Italia quando si parla di agriturismi: i dati 2021 indicano che sono attive in regione 5.382 aziende di cui 4.381 autorizzate all’alloggio. Sono 83.493 i posti letto di cui 19.051 in struttura e 64.442 in appartamento. Il numero delle camere è di 40.883, 8.958 in struttura e 31.925 in appartamento. A completare l’offerta anche 2.013 piazzole per gli agricampeggi.

Siena è la provincia con maggior numero di aziende autorizzate all’alloggio in Toscana: 1.112 strutture (20.495 posti letto e 10.056 camere), seguono Grosseto, 1.099 aziende autorizzate (17.394 posti letto e 8.631 camere), Firenze, 702 aziende autorizzate, Arezzo 625 e Pisa 522. Il 52% degli agriturismi toscani è condotto da un uomo, a Massa Carrara la situazione invece si inverte: 36,3% maschi e 63,7% femmine.

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