Si è aperto oggi a Scandicci il festival “72 Ore di Biodiversità”, la grande manifestazione organizzata da Rete Semi Rurali, con il patrocinio del Comune di Scandicci e della Regione Toscana, con il contributo di Fondazione CR Firenze e con la partecipazione di numerosi enti, associazioni e cittadini. Tre giorni di eventi diffusi tra orti, giardini, scuole e spazi pubblici, dedicati alla biodiversità agricola e urbana, al cibo locale e sostenibile, alla partecipazione attiva delle comunità.
“L’obiettivo del festival è promuovere una maggiore consapevolezza nella cittadinanza sull’importanza della biodiversità per la salute dell’ambiente e della nostra alimentazione, e per il futuro dell’agricoltura – spiega Riccardo Bocci, direttore di Rete Semi Rurali – il festival rappresenta anche un’opportunità per costruire reti territoriali, condividere buone pratiche e valorizzare il patrimonio agricolo locale.”
Dai laboratori per famiglie al mercato agricolo bio
“72 Ore di Biodiversità” si propone come un momento di incontro, riflessione e dialogo assieme sui temi della biodiversità agricola e dei sistemi agroalimentari resilienti. Gli eventi si articoleranno in diversi luoghi del territorio comunale tra il Parco e Castello dell’Acciaiolo, la Fabbrica dei Saperi, la Casa dell’Agrobiodiversità e gli Orti della Diversità al Vingone.
In programma laboratori per bambini e famiglie, incontri con esperti e agricoltori, mostre, visite agli orti urbani e alle aziende biologiche del territorio, momenti conviviali e di scambio di semi e saperi tradizionali, per promuovere un nuovo modello di città che mette al centro il benessere, la natura e la comunità.
Durante il fine settimana, il festival sarà accompagnato da un grande mercato agricolo di prodotti biologici e artigianali locali. In questa cornice, domenica 25 maggio, sarà inoltre presentato alla cittadinanza il percorso per la realizzazione del Distretto Biologico del territorio fiorentino.
“La transizione ecologica non è soltanto una strategia ambientale, ma una vera e propria scelta di civiltà che punta a migliorare il benessere globale delle persone e dell’ambiente – sottolinea l’assessore alla transizione ecologica del Comune di Scandicci Saverio Mecca – la naturalizzazione delle città, la cura degli orti, dei giardini, del paesaggio e della biodiversità non sono azioni marginali, ma espressione concreta dei valori costituzionali che ci impegnano a tutelare l’ambiente e la salute come diritti fondamentali. Scandicci crede in questo percorso, che passa dal Distretto Biologico, dal Piano del Cibo, dagli spazi verdi e dalla rinaturalizzazione della città, per costruire una comunità più consapevole, solidale e sostenibile.”