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Dalla Toscana un terzo della produzione nazionale di fiori e piante: le sfide del distretto

Giani: “Ruolo centrale in tema di equilibrio ambientale”. Comunicare il settore sarà una delle priorità per l’associazione nazionale: nuova immagine coordinata e un cortometraggio realizzato con Fondazione Sistema Toscana e Manifatture Digitali Cinema

vivaismo pistoia

L’Associazione Vivaisti Italiani si incontra a Pistoia, nel cuore del distretto rurale vivaistico ornamentale. Un confronto per fare il punto sulle nuove sfide del futuro e riaffermare il ruolo strategico e sociale nella comunicazione a livello regionale e nazionale. I numeri del 2024 (dati Ismea) confermano che l’Italia è il secondo mercato europeo nella produzione florovivaistica, con un fatturato globale superiore a 3 miliardi di euro. La Toscana contribuisce per un terzo alla produzione nazionale, con oltre 500 milioni di euro provenienti dal vivaismo ornamentale, con Pistoia a rappresentarne il cuore storico e produttivo.

Comunicare correttamente il settore sarà una delle priorità per il distretto e l’associazione: una nuova immagine coordinata (loghi, sito web e canali social) e una serie di iniziative già in fase di elaborazione, tra cui un cortometraggio che racconta il vivaismo, realizzato in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e Manifatture Digitali Cinema, che sarà presentato entro la fine dell’anno.

Le sfide del futuro. tra sostenibilità e innovazione

Tecniche come le pacciamature naturali, la gestione efficiente delle risorse idriche e la lotta integrata pongono il comparto come un esempio virtuoso nel panorama internazionale. A rafforzare ulteriormente il trend, si aggiungono due progetti di rilievo: Fitolab, laboratorio innovativo per l’autocontrollo sanitario nel settore del verde, nato con il sostegno della Fondazione Caript;  Revive Pot – Pop Revolution, un progetto sviluppato in collaborazione con Revet, azienda impegnata nella gestione integrata dei rifiuti, per trasformare in vasi 100% riciclabili e riciclati gli scarti plastici delle aziende vivaistiche del Distretto e gli imballaggi post-consumo provenienti dalla raccolta differenziata domestica.

Da ottobre 2024, periodo di attivazione del progetto, a fine maggio 2025 sono stati ritirati 112.690 chili di scarti plastici dai vivai aderenti, il che ha permesso di stampare ben 28 milioni di vasi con plastica interamente riciclata post consumo.

Il nuovo Consiglio direttivo 

Il nuovo responsabile comunicazione e marketing è Nicolò Begliomini. Dopo l’assemblea dei soci dello scorso 2 luglio, rinnovata la struttura Entrano nel direttivo Simone Baldacci (Società agricola Baldacci), Marco Romiti (Romiti Vivai), Giorgio Innocenti (Innocenti e Mangoni) e Vannino Vannucci (Vannucci Piante), questi ultimi due già con un trascorso alla presidenza di Avi; confermati i consiglieri Andrea Baronti (Piante Baronti), Massimo Bartolini (Piante Bartolini Massimo), Simone Ferroni dell’omonima azienda, Mattia Lapini (Vivai Paccosi Mario) e RichardPratesi (Richard Pratesi).  Ora il nuovo direttivo dovrà riunirsi e, a giorni, eleggere chi ricoprirà l’incarico di presidente per il biennio 2025-2027.

Nuovo Consiglio Avi

L’impegno dell’Europa al fianco del vivaismo è stato ribadito dall’eurodeputato Dario Nardella, membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, che lancia una proposta: “Perché non portare proprio a Pistoia, nell’ambito della Eu Cities Mission che punta alle emissioni zero entro il 2030, sindaci e dirigenti delle cento città europee selezionate per mostrare loro dove nascono le piante che renderanno più verdi e sostenibili le città del futuro?”.

Presente anche la Regione, con il presidente Eugenio Giani: “Parlare di vivaismo è oggi una questione che ha a che fare con il sostanziale ed il funzionale ed è questa la narrazione corretta che dobbiamo perseguire. Fondazione Sistema Toscana, che a breve cambierà nome diventando Fondazione per l’identità toscana, sarà dotata di tutti gli strumenti perché si possa dare impulso a una campagna promozionale forte a sostegno del vivaismo. Solo così si può riconoscere al distretto il suo ruolo centrale in tema di equilibrio ambientale. La Regione c’è, raccolgo l’invito ad essere sempre più in contatto e a fare squadra”. “Crediamo che un pezzo importante della bellezza e della ricchezza della Toscana passi da questo distretto – ha aggiunto l’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi -. Sosteniamo il settore e vogliamo continuare a farlo investendo in innovazione e sperimentazione, perché il lavoro delle aziende florovivaistiche sia ancora più ecocompatibile».

Le sfide in gioco sono tante, come spiega il sindaco di Pistoia e vice presidente del distretto, Alessandro Tomasi: “La prima riguarda la formazione, grazie alla collaborazione tra Gea e l’Università, sancita da un protocollo d’intesa che prevede l’attivazione di corsi legati alla facoltà di Agraria presso la sede locale. La seconda sfida è il tema dell’approvvigionamento idrico da affrontare con una visione sostenibile. Altro nodo cruciale è il piano strutturale e, conseguentemente, il regolamento urbanistico, rispetto al quale abbiamo chiesto la massima attenzione al distretto e alle associazioni di categoria”.

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