“In Illo uno unum“, dal latino “Nell’unico Cristo siamo uno”. È il motto di Papa Leone XIV che riprende le parole pronunciate da Sant’Agostino. È la stessa frase che ha scelto per il suo stemma pontificio, insieme ad altri elementi che richiamano la sua dedizione a Dio.
La stessa dicitura campeggia nel nuovo grande stemma di Papa Leone XIV realizzato dall’Opera di Santa Maria del Fiore su commissione dell’Arcidiocesi di Firenze. L’emblema è stato collocato sulla facciata del palazzo vescovile della città.
Anche nel 2024 in occasione dell’insediamento di Mons. Gherardo Gambelli, Arcivescovo di Firenze, le maestranze dell’Opera avevano realizzato e installato un nuovo stemma al posto di quello del Cardinale Giuseppe Betori.
La tradizione
Gli stemmi (cm 150 x 115 ) sono dipinti a mano, dai restauratori dell’Opera di Santa Maria del Fiore, su un supporto di metallo che successivamente viene inserito in una cornice di legno. Il disegno viene fornito all’Opera dall’Arcidiocesi ed è realizzato dal grafico araldista Giuseppe Quattrociocchi.
Quello di realizzare i grandi stemmi del Papa e dell’Arcivescovo per la facciata del palazzo vescovile di Firenze è una tradizione di cui non si conosce l’anno di origine.
Sappiamo, invece, che nel secolo scorso un grande stemma arcivescovile, sempre realizzato dalle maestranze dell’Opera, era posizionato nella seconda campata della navata centrale del Duomo.
Lo stemma di Papa Leone XIV

Lo stemma del Santo Padre Leone XIV innalza in una campitura d’azzurro, colore che richiama le altezze dei cieli e si caratterizza per la sua valenza mariana, un classico simbolo in riferimento alla Beata Vergine Maria, il giglio (flos florum).
Nell’altra campitura, di colore bianco si staglia l’emblema dell’Ordine Agostiniano, un cuore ardente trafitto da una freccia. Tale figura rappresenta simbolicamente le parole di Sant’Agostino riportate nel libro delle Confessioni: «Sagittaveras tu cor meum charitate tua», («Hai ferito il mio cuore con il tuo amore»). Si tratta di un elemento che dal XVI secolo in poi sarà sempre presente nell’emblema degli agostiniani, pur con le diverse varianti, quale la presenza del libro simboleggiante la Parola di Dio che può trasformare il cuore di ogni uomo, come è stato per Agostino.
Il libro richiama altresì le illuminate opere che il Dottore della Grazia ha donato alla Chiesa e all’umanità. Il bianco (nello stemma papale in tonalità avorio), è un colore che ritorna in altri stemmi di ordini religiosi, e si può leggere come simbolo di santità e di purezza.