Dal 26 settembre al 1° ottobre Firenze ospita l’edizione zero di Lucy Festival. Linguaggi della scena technologically oriented, un nuovo progetto che esplora il rapporto tra teatro, scienza e innovazione.
La rassegna, curata dalla compagnia bolognese Sblocco5 ed Elsinor Centro di Produzione Teatrale, con la direzione artistica di Ivonne Capece e Micol Vighi, si terrà al Teatro Cantiere Florida e in altri spazi cittadini, con il sostegno di Fondazione CR Firenze.
Per sei giorni il festival proporrà spettacoli, laboratori, talk e proiezioni con l’obiettivo di generare dialoghi e contaminazioni tra arti performative e discipline scientifiche, mettendo al centro il tema dell’ibridazione uomo-tecnologia.
“L’idea di Lucy nasce da una performance con cui Sblocco5 è stata finalista alla Biennale College Teatro – spiega Ivonne Capece, attualmente anche direttrice artistica del Teatro Fontana a Milano – una sorta di metaforica storia dell’umanità a partire dall’australopiteco Lucy. Un lavoro sulla conquista del fuoco e quindi sull’origine del rapporto dell’uomo con la ricerca, perché il fuoco è stato il primo dominio tecnologico umano. Il tema ha lasciato su di noi un’impronta così forte da convincerci che per portare avanti un dibattito su uomo e tecnologia sia necessario un coro di voci, che la nostra da sola non sia sufficiente. Da qui l’idea di un festival che metta in campo una vasta gamma di esperienze artistiche e una profonda esplorazione di suono, robotica, multimedia, video e spettacoli non convenzionali, cercando intersezioni tra discipline umanistiche e scientifiche attorno all’homo sapiens, alla natura e alle alterazioni tecnologiche della natura”. E prosegue: “Lucy Festival dal 2022 al 2024 è stata un’esperienza triennale in Emilia Romagna, a cavallo tra Bologna e Forlì, dopodiché è confluita su Milano, dove la stagione del Teatro Fontana si sta aprendo all’interazione con la tecnologia. Siamo felici di presentare il progetto anche a Firenze, in un’edizione zero che nasce come uno spunto suscettibile di sviluppi, per immaginarne insieme future evoluzioni”.

Il programma degli spettacoli
Si parte il 26 settembre con “GenerAzioni Digitali”, workshop performativo guidato dal critico Renzo Francabandera, che trasformerà smartphone e dispositivi indossabili in strumenti artistici.
Il programma prosegue il 29 settembre con Todos los males di Anagoor, film-teatro nato dall’esperienza alla Sagra Musicale Malatestiana.
Il 30 settembre va in scena Dux Pink di Sblocco5 (ore 19.30), performance che rilegge la storia in chiave di genere; a seguire (ore 21) il talk Gradi di libertà sul rapporto uomo-macchina con i docenti Matteo Cesari e Federico Espositi.
Il Lucy Festival si chiude il 1° ottobre con Inside Me di Sblocco5 (ore 19.30), viaggio sonoro ispirato a Leopardi; e alle 21 Quel che si vede ad occhi chiusi, esplorazione dell’audio-fiction contemporanea a cura di Ilaria Cecchinato e Rodolfo Sacchettini.
