Da venerdì 3 ottobre il centro di Empoli ha un nuovo, imponente volto. Si tratta di Eirene, il murale che l’artista piemontese Neve – al secolo Danilo Pistone – ha realizzato sulla parete del liceo Virgilio, affacciata su piazza XIV Luglio. Una figura maestosa e al tempo stesso fragile, la dea greca della Pace, che ora domina lo spazio urbano con uno sguardo che sembra interrogare chiunque passi: “Tu cosa stai facendo per la pace?”.
Neve ha impiegato una settimana per completare l’opera, sostenuta interamente dal Comune di Empoli e realizzata con la collaborazione di Paolo Grasso e del Piccolo Museo del Giocattolo di Cerreto Guidi. Proprio lì, nella serata di inaugurazione, l’artista ha incontrato cittadini e appassionati per raccontare tecniche, visioni e il significato di un lavoro che parla direttamente al nostro tempo.

La pace come intervallo fragile
La scelta del soggetto non è casuale: Eirene, nella mitologia greca, era figlia di Zeus e Temi e apparteneva al gruppo delle Ore, custodi dell’ordine e dell’armonia. La sua presenza evocava una stagione di serenità, mai definitiva, sempre minacciata dalla possibilità del conflitto. Un concetto che trova eco nell’opera di Neve: la clessidra incrinata, giunta all’ultimo giro, e i frammenti di vetro che scheggiano l’immagine della dea rimandano alla fragilità della pace oggi, in un’epoca segnata da guerre e tensioni. Un inno potente e contemporaneo, che lega mito e attualità.
Per il sindaco e l’assessore alla cultura del Comune di Empoli il futuro a cui vogliono guardare sarà al femminile e sarà soprattutto un futuro di pace. Un messaggio che Empoli ha scelto di affidare a un murale capace di restare nel tempo, parlando alle generazioni presenti e future.

L’artista e il suo linguaggio
Per Neve si tratta della seconda opera realizzata a Empoli, dopo Mercurio in via della Repubblica, parte del progetto nazionale “Le cabine del Paradiso” promosso dal Ministero della Cultura ed E-Distribuzione. Nato a Torino nel 1986, l’artista ha fatto della fusione tra pittura classica e street art il suo tratto distintivo: fondi scuri di ispirazione caravaggesca da cui emergono figure sospese, tra realismo e simbolismo. Le sue opere sono visibili in città e contesti diversissimi, da Lampedusa a Ulan Bator, da Mumbai a Tunisi, con un filo rosso che unisce impegno sociale e riflessione sulla condizione umana.
La biografia di Neve è costellata di mostre internazionali, collaborazioni con grandi marchi, progetti di rigenerazione urbana. Ma anche di interventi che non dimenticano le ferite collettive: come i murales di Lampedusa in memoria delle vittime del naufragio del 2013, o quello a Roma contro il razzismo con i volti di bambini di diverse etnie.