Cultura/

A Borgo San Lorenzo rinasce il monastero di Santa Caterina

Un progetto da 6 milioni e mezzo di euro per riqualificare lo spazio facendolo diventare un luogo dedicato alla cultura e all’artigianato

Una riqualificazione imponente per riaprire e restituire a Borgo San Lorenzo il monastero di Santa Caterina da Siena destinato a diventare, con i suoi 6mila metri quadrati divisi su tre livelli, un luogo di cultura e di aggregazione, un punto di commercializzazione per botteghe artigiane e produzioni locali e un centro di assistenza per persone fragili e anziani, grazie a un investimento di 6 milioni e mezzo di euro.

Il progetto sarà presentato il 23 marzo e per l’occasione il monastero aprirà le sue porte (anche il 24) per una serie di visite gratuite su prenotazione, con la guida degli studenti degli istituti superiori Giotto Ulivi e Chino Chini. Il piano di riqualificazione nasce dalla volontà manifestata dalle suore dominicane al consorzio Co&So di ridare nuova vita al monastero disabitato ormai dal 1971.

Il progetto ha così preso sempre più forma e corpo, diventando poi operativo attraverso la costituzione della Fondazione La cittadella di Santa Caterina da Siena costituita da Co&So, suore domenicane, consorzio Fabrica e Gal-Start, che raccoglie le rappresentanze del territorio. Una riqualificazione che, al termine degli interventi, darà lavoro a 50 persone, occupati in vari ambiti: culturale, amministrativo e offerta di servizi.

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