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Arcobaleno d’estate, che la bella stagione abbia inizio

La Toscana accoglie l’estate abbracciando i suoi borghi e le città d’arte. Con un “arcobaleno” di colori, parole e musica, la regione dà il benvenuto alla nuova stagione nel segno della cultura (e della libertà ritrovata)

Inaugurazione Arcobaleno d’estate 2021

Il solstizio non rappresenta solo il giorno più lungo e luminoso dell’anno. Di fatto il 21 giugno dà il benvenuto alla nuova stagione, a cui molti attribuiscono tutt’altro aggettivo. Ovvero “bella”. Perché bella è l’estate, con i suoi colori e il suo calore. Belli sono gli eventi e le iniziative – culturali, enogastronomiche, turistiche e chi più ne ha più ne metta – che punteggiano agende e calendari. L’estate porta con sé spensieratezza, opportunità e voglia di socializzare. Tutto questo, nell’epoca della pandemia, sembrava essere stato dimenticato o accantonato. Tutte quelle belle cose sono state riposte con cura in un cassetto nell’attesa che arrivasse il momento giusto per rispolverarle e metterle in mostra.

L’estate della rinascita

Ecco, ora che è di nuovo il tempo del solstizio, forse possiamo di nuovo ricominciare a sognare a colori. È anche per questo che esiste l’Arcobaleno d’estate. Non si tratta solo di un’immagine evocativa e retorica, ma di un evento – anzi, una lunga serie di eventi – che in pochi giorni contribuiscono a dare il legittimo benvenuto alla bella stagione. Arcobaleno d’estate è il modo con cui la Toscana apre le porte alla nuova stagione che, ora più che mai, è sinonimo di rinascita. La festa, ormai giunta alla nona edizione, è promossa da Regione Toscana con il quotidiano La Nazione, il supporto di Toscana promozione turistica, Fondazione sistema Toscana e con la collaborazione di Vetrina Toscana e delle categorie economiche. Questo primo grande evento promozionale (e corale), che si concluderà oggi, è iniziato venerdì scorso in un luogo simbolo per Firenze, per la Toscana e per il mondo intero: Palazzo della Lana a Firenze, che ospita la sede della Società Dantesca.

Inaugurazione con Dante

Dalla giostra di piazza della Repubblica, che solo s’intravede, alla cupola del Brunelleschi. Un panorama unico che, coinvolgendo Dante e il suo 700esimo anniversario, di fatto dà il via libera alla nuova vita. Ovviamente nel segno della cultura. Tutti gli eventi, è bene ricordarlo, si sono svolti nel pieno rispetto delle norme anti-contagio. Ma rispettare le regole non significa rinunciare alla bellezza. La responsabilità, prima di tutto. E responsabili sono stati tutti coloro che hanno assistito al concerto in piazza Duomo, a San Gimignano. Ingressi contingentati e distanziamento obbligato per assistere al concerto per coro e orchestra con musiche di Puccini e Mascagni. Le note dell’Ensemble Symphony Orchestra diretta da Giacomo Loprieno, in uno degli spazi più suggestivi della Toscana, hanno segnato il ritorno della musica in piazza.

Il finale “pendente”

Il concerto è stato solo il primo atto simbolico di una serie di eventi che hanno coinvolto tutto il territorio, da Carrara (con l’anteprima della mostra “Goya, Boucher, Ricci, Batoni e i maestri del ‘700 nelle città del Cybei” al Museo Carmi di Villa Fabbricotti) a Porto Santo Stefano (con visita inedita alla fortezza spagnola, tra storia ed enogastronomia). La conclusione del ricco calendario è in programma stasera a Pisa, con una visita esclusiva al camposanto monumentale di piazza dei Miracoli e l’aperitivo con vista sulla Torre pendente. E che l’estate abbia davvero inizio.

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