Enogastronomia/

Montecucco, 22 etichette all’assaggio con “L’Altra Toscana”

La settimana delle Anteprime si chiude con le degustazioni dei vini dell’associazione delle denominazioni al Palazzo degli Affari a Firenze

Il consorzio di tutela vini Montecucco Doc Docg

Montecucco è un consorzio relativamente giovane: ha ricevuto la Doc nel 1998, la Docg è arrivata solo nel 2011. Vanta però una tradizione vinicola antichissima nella zona dell’Amiata, addirittura si risale agli Etruschi. Lunedì 19 febbraio è presente al PalaAffari a Firenze con le nuove annate a “L’Altra Toscana”, l’evento a chiusura della Settimana delle Anteprime.

L’appuntamento, organizzato dall’Associazione di Consorzi “L’Altra Toscana” che ad oggi rappresenta il 40% dell’imbottigliato regionale, è in programma dalle 9 alle 19 presso il Palazzo degli Affari di Firenze. Ognuno sarà impegnato nel presentare i nuovi millesimi a stampa e operatori di settore.

consorzio tutela vini Montecucco

Qui il Consorzio del Montecucco si unirà alle altre Denominazioni partecipanti: Maremma Toscana, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e Toscana.

Una manifestazione, giunta quest’anno alla terza edizione, che nasce con l’obiettivo di raccontare un volto diverso della Toscana enologica, fatto di tradizioni vinicole, gusti e terroir incredibilmente variegati e con livelli di eccellenza sempre più elevati.

Una selezione di 22 etichette all’assaggio

Al banco d’assaggio del Montecucco una selezione di 22 etichette tra le tipologie Montecucco Vermentino DOC, Rosso DOC, Rosso Riserva DOC, Sangiovese DOCG e Sangiovese Riserva DOCG. “L’Altra Toscana è ormai un appuntamento consolidato e imprescindibile per una realtà come la nostra” commenta Giovan Battista Basile alla presidenza del Consorzio Tutela Vini Montecucco.

La giornata dedicata ai territori più ‘nascosti’ della Toscana del vino è la cornice ideale per raccontare e trasmettere a giornalisti e professionisti la filosofia, i valori e la natura più autentica non solo dei nostri vini ma del nostro stesso territorio: un areale piccolo ma che trova la propria ricchezza nelle sue innumerevoli diversità, oltre che in una storia unica e ancora tutta da scoprire fatta di antiche tradizioni ed eccellenze enogastronomiche, di rispetto della biodiversità, di armonia con l’ambiente e di conservazione della sua integrità” sottolinea ancora il presidente.

Rispetto alle anteprime della DOC e della DOCG, il Consorzio del Montecucco si presenta a stampa e operatori con diversi millesimi in base sì alle tipologie proposte, ma anche a seconda delle scelte stilistiche ed imprenditoriali di ogni singola azienda.

Proprio per la caratteristica di grande longevità dei vini Montecucco, i vignaioli hanno la possibilità di scegliere il momento migliore per la messa in commercio e quindi allo scaffale di una precisa annata, e quindi di tenerla in cantina anche più a lungo. Gran parte delle etichette Doc e Docg in assaggio al banco del Consorzio arrivano comunque dalle annate 19 e 20, senza dubbio tra le migliori e più equilibrate delle ultime cinque stagioni” conclude il presidente.

Le potenzialità del Montecucco

I vini del Montecucco nascono nell’area del Monte Amiata nei 7 comuni della denominazione di origine controllata e garantita: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano[mark].

La Denominazione, con le sue 68 aziende associate, punta a uno sviluppo che possa [mark]coniugare gli aspetti produttivi con quelli promozionali e turistici del territorio: la zona, altamente vocata alla produzione del Sangiovese, gode di condizioni climatiche estremamente favorevoli, vicino al Mar Tirreno – da cui dista solo pochi km in linea d’aria – e all’ormai spento vulcano Amiata, che con i suoi 1.738 metri di altezza domina tutto il territorio compreso tra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Chiana.

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