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Cresce il turismo delle feste in Toscana: più 10% rispetto al 2021

I dati confermano una tendenza al rialzo per tutto il 2022, bene città d’arte e montagna. L’assessore Marras: “Aumenta la presenza di stranieri e si consolida quella italiana”

Borghi e località da visitare per il ponte del 2 giugno in Toscana - © Alliance Images

La Toscana è tra le mete più ambite per le feste di fine anno: flussi turistici in aumento del 10,3% rispetto alle festività 2021. Si attendono soprattutto italiani, ma è in forte crescita anche la presenza straniera. È quanto emerso dall’’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici per conto di Toscana Promozione Turistica che ha preso in considerazione un campione di 519 imprese ricettive. Lo studio contiene anche una stima del consuntivo 2022, caratterizzato da un +33% rispetto al 2021 e dal grande ritorno dei visitatori stranieri.

“Sarà un Natale positivo per il turismo toscano – commenta l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras – Le stime elaborate dal Centro Studi Turistici ci dicono che in molti sceglieranno la Toscana per passare le vacanze, crescerà ulteriormente la presenza di stranieri e si consoliderà quella italiana, concentrandosi per lo più sulle città d’arte e in montagna. Questa previsione conferma, ancora una volta, l’attrattività della Toscana e della sua accoglienza che in questo periodo dell’anno si arricchisce di eventi e feste tradizionali che la rendono ancor più unica”.

Che Natale sarà per il turismo

Per le festività natalizie è previsto un sensibile aumento dei flussi, che potrebbe ulteriormente migliorare per effetto delle partenze last minute. Secondo le stime si dovrebbe registrare un consolidamento della domanda italiana (+2,3%) ed una forte crescita di quella straniera (+25%). Le presenze italiane potrebbero raggiungere 796 mila unità (circa il 60% del totale), mentre i pernottamenti degli stranieri sono stimati in oltre 528 mila unità (40% del totale). Complessivamente, nel periodo si registreranno oltre 1,3 milioni di pernottamenti.

Bene le città d’arte con un più 12,5%, grazie al forte incremento della domanda estera, della campagna(+7,5%) e del termale (+6,3%). Anche per le località come la montagna ci sono aspettative favorevoli (rispettivamente il +12,7% e il +4,6%). Più contenute quelle delle località costiere (+1,9%). Strutture alberghiere (+10,6%) leggermente meglio rispetto a quelle extralberghiere (+9,8%).

Le stime per il 2022

Sulla base delle delle segnalazioni ricevute, la stima 2022 indica oltre 41,5 milioni di pernottamenti, +32,7% rispetto al 2021 (-14,2% sul 2019). I pernottamenti degli stranieri sono stimati in 21,6 milioni (+90,7%), a fronte di 19,9 milioni di presenze italiane (-0,3%). Stime migliori per il settore alberghiero (+43,7%), contro il +21,3% dell’extralberghiero.

Le migliori performance appartengono a città e centri d’arte (+83,7%) e località di collina e campagna (+50,9%). In crescita anche il movimento delle località di montagna (+21,3%), e del termale (+13,6%). Il balneare si fermerebbe al +4,9%.

Infine, per quanto riguarda le prospettive 2023, secondo la percezione degli intervistati le aspettative sono di una ulteriore crescita del mercato per il 33% delle segnalazioni, a fronte di un 47% di segnalazioni di stabilità dei flussi.

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