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“Dio è in pausa pranzo”, il nuovo film di Michele Coppini

Tra commedia e horror, il film ironizza sulle fobie collettive diffusesi nel corso dei due anni di pandemia. Con il film di Michele Coppini torna sul grande schermo la comicità toscana

Film “Dio è in pausa pranzo”

Michele Coppini, talento fiorentino, prende il testimone della comicità toscana

Dopo aver girato suo primo film Benvenuti in amore nel 2008; il docufilm Zero bagget, girato interamente con un cellulare Samsung Galaxy S5; il docufilm dedicato alla figura del caratterista nel cinema italiano, Ora non ricordo il nome, distribuito da CG Entertainment; la webserie comica trasmessa online dai siti di importanti quotidiani sportivi, dal titolo Calcio all’italiana e dopo varie partecipazioni attoriali, Michele Coppini presenta al pubblico il suo nuovo film, Dio è in pausa pranzo, con lo stesso Coppini, Sergio Forconi, Francesca Cellini, Alessio Venturini, Patrizia Ferretti, Francesco Ciampi (esilarante nel ruolo dell’ex-presidente del consiglio Giuseppe Conte) Rachele Risaliti (Miss Italia 2016), Aldo Pellegrini, Ettore Bianchi e la partecipazione straordinaria di Athina Cenci.

“Dio è in pausa pranzo”, il lato tragicomico della pandemia

Tra commedia drammatica e horror, il film Dio è in pausa pranzo ironizza, mai in modo irriverente, sulle fobie relative all’isolamento, disinfezione, catastrofismo e anche complottismo, diffuse tra le persone nel corso di due anni di pandemia. Il protagonista è Ubaldo Lumaconi, un eterno ragazzone di quarant’anni (Michele Coppini) che per paura di essere infettato dagli anziani genitori, decide di rinchiudersi nella sua cameretta, cercando di evitare ogni contatto con qualsiasi persona. Durante questa specie di “quarantena forzata” e di maratone sul web, elabora nella sua mente una teoria bizzarra, arrivando a pensare che il virus è stato diffuso dalle superpotenze proprio per poter vendere i vaccini alle popolazioni. In tutto questo, la paura del protagonista è quella di essere aggredito e trasformarsi in uno zombie, ironizzando sulle più astruse teorie dei novax, che effettivamente sono circolate negli scorsi mesi, sulle possibili conseguenze del vaccino.

A collaborare al film l’attore e sceneggiatore Alessio Venturini

Il film è una commedia divertente che non dimentica, come nella più alta delle tradizioni, di far riflettere il pubblico su temi di grande attualità, come la pandemia, le relazioni internazionali, le guerre, le paure collettive. Una prova di regia nella quale si avverte la collaborazione positiva di Alessio Venturini (che nel film interpreta, con un bel trasformismo, cinque diversi personaggi), attore e sceneggiatore attivo in campo cinematografico e televisivo, collaboratore decennale di Ugo Chiti. Coppini arriva così a costruire una trama complessa, tra flashback e attualità, realtà e finzione, colpi di scena e battute esilaranti, realizzando un film che ambisce a prendere il testimone – e perfino a rinnovare – il tanto amato dal pubblico genere della commedia toscana al cinema.

“Si tratta di una produzione indipendente – ha dichiarato Michele Coppini – realizzata in piena emergenza pandemica. Le riprese sono iniziate subito dopo il lockdown della primavera 2020. Presi da un incontrollabile crisi d’astinenza da set, io e Alessio Venturini, abbiamo cominciato a realizzare, in una grotta nascosta nel bosco, alcuni sketch comici, che vedevano protagonisti alcuni folli complottisti. Il risultato di questi piccoli video ci ha entusiasmato tanto che, una volta tornati in zona rossa, ho cominciato a buttare giù la sceneggiatura di un ipotetico film, basato proprio sulla parodia di alcune teorie complottiste ai tempi del Coronavirus. Successivamente, giunti in zona arancione, abbiamo ripreso a girare alcuni segmenti. Sempre più convinti, passati in zona bianca, abbiamo riunito una piccola troupe di maestranze toscane e abbiamo iniziato le riprese del vero e proprio film, rispettando sul set anche le regole del protocollo cinema covid. Nonostante le tante difficoltà, siamo andati al di là delle nostre aspettative. Il risultato? Una commedia originale comico-demenziale con sfumature drammatiche, che io stesso l’ho coniata “drammenziale”, un genere nuovo che ritengo di aver inventato”.

L’anteprima del film in sala il 28 marzo, all’Adriano di Firenze, per poi approdare il 4 aprile all’Uci cinema di Roma e tentare una distribuzione in grande scala, a livello nazionale, cosa che in effetti il film meriterebbe di avere. Da notare, inoltre, la bella colonna sonora origninale e la canzone, composte da due promettenti rapper toscani, Blebla e Jamax.

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