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Elena Sofia Ricci in prima nazionale al teatro della Pergola con “La dolce ala della giovinezza”

Dal 16 al 21 novembre nel teatro fiorentino l’attrice italiana interpreterà per la prima volta Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa

La dolce ala della giovinezza (1)

L’intramontabile classico di Tennessee Williams “La dolce ala della giovinezza” sarà in scena al Teatro della Pergola, da martedì 16 a domenica 21 novembre, per la prima volta interpretato da Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni e la regia di Pier Luigi Pizzi, che si avvale della traduzione di Masolino d’Amico.

Scritto nel 1952 con debutto a Broadway nel 1959, lo spettacolo parla del gigolò Chance Wayne, che torna nella sua città natale in Florida con la star in declino Alexandra Del Lago, per cercare di riprendersi quello che aveva lasciato nella sua giovinezza, Heavenly, il suo primo amore.

Prodotto da Fondazione Teatro della Toscana e Best Live, lo spettacolo vede in scena anche Chiara Degani, Flavio Francucci, Giorgio Sales, Alberto Penna, Valentina Martone, Eros Pascale, Marco Fanizzi; le musiche sono di Stefano Mainetti, il light designer è Pietro Sperduti.

La dolce ala della giovinezza

“La proposta della Fondazione Teatro della Toscana di pensare a un progetto di regia per La dolce ala della giovinezzaafferma Pier Luigi Pizziè stato di grande stimolo e dopo un’attenta lettura, ho accettato, forte del fatto che avrei avuto la presenza nel cast di Elena Sofia Ricci nel ruolo della protagonista. Come d’abitudine il mio progetto comprende l’ambientazione e i costumi. Tennessee Williams ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell’abisso. Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo – conclude il regista – è capace sempre di stupirci.”

La dolce ala della giovinezza
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