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Avvistamento di un esemplare di foca monaca all’isola di Capraia 

Un esperto pescatore locale non avrebbe dubbi: ha visto il dorso dell’animale, mancavano dalla Toscana dagli anni ’60

Probabile avvistamento di un esemplare di foca monaca a Capraia 

Un raro esemplare di foca monaca sarebbe stato avvistato nei giorni scorsi e segnalato da un pescatore locale nelle acque dell’isola di Capraia (Livorno), dove la specie è scomparsa da decenni. Lo riporta la pagina facebook di Visit Capraia, il sito ufficiale per la promozione turistica dell’Isola di Capraia, gestito dal Comune e dalla proloco.

“Un pescatore locale sembra non avere dubbi – si legge sul post -: domenica scorsa, nei pressi della costa est ha avvistato un dorso emergere dal mare senza la classica pinna dei cetacei. Insomma sembrava davvero una foca monaca scomparsa da Capraia dagli anni ’60”. La foca monaca è una specie protetta nel Mediterraneo, dove ormai se ne contano soltanto poche centinaia di esemplari.

“Il pescatore è molto affidabile ed è un conoscitore espertissimo della vita marina – ha confermato Fabio Guidi, caporedattore di Visit Capraia – quindi è difficile che si sia sbagliato. L‘avvistamento risale al 24 maggio tra lo Scoglione e Cala del Turco, nella zona di costa sud orientale dell’isola. Il pescatore ha riferito di aver visto il dorso di un animale che sembrava quello di un tursiope, ma senza pinna. Un esemplare di circa tre metri di lunghezza, che ha sfiatato in diagonale, non quindi come un delfino, e proprio secondo la direzione delle narici di una foca. Dopo l’avvistamento mi ha subito chiamato Ispra per mettersi in contatto con lui e anche l’Ente parco”.

Che quello di Capraia potrebbe essere un avvistamento “probabile” di foca monaca ne è convinto anche Fabrizio Serena, biologo livornese e ricercatore Cnr, autore di un importante censimento e rilevazione delle grotte marine dell’arcipelago Toscano. Proprio sull’isola di Capraia, la grotta del Bue Marino, un’ampia cavità di 60 metri con spiaggetta finale che si apre nella scogliera rocciosa nella zona sud orientale dell’isola, poco prima della Punta dello Zenobito, era frequentata dalle foche.

“L’ultimo esemplare di foca monaca – spiega Serena – fu avvistato sull’isola una cinquantina di anni fa, almeno secondo i racconti dei pescatori che ho incontrato quando ho compiuto la rilevazione della grotta del Bue Marino. Una decina di anni fa ci furono vari avvistamenti non documentati, ma furono comunque fatti, e uno di questi addirittura davanti alla costa di Rosignano (Livorno). Quindi un nuovo avvistamento a Capraia ci può stare, anche se purtroppo, se non è documentato, rimane un fatto aneddotico”.

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