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Forest bathing, gli effetti positivi di una immersione totale nella natura: il programma nelle foreste casentinesi

Nuove iniziative del progetto “Le vie delle foreste” per un ritiro rigenerante e terapeutico nel parco, tra camminate e ascolto degli elementi

Forest bath, Parco nazionale

Una immersione totale nella foreste, ad ascoltare la natura e se stessi, in una contemplazione rigenerante. Ritorna il “forest bathing” nelle foreste casentinesi, un ritiro di un paio di giorni “che consente ai partecipanti di sperimentare il risveglio dei sensi attraverso il contatto con la natura, l’alimentazione, il movimento e la meditazione” spiegano gli organizzatori de “La via delle foreste”, il progetto dell’associazione “La grande via”.

L’iniziativa nasce nel 2021 proprio all’interno del parco nazionale delle foreste casentinesi. Qui, già centinaia di persone hanno vissuto la foresta, di giorno e di notte, sperimentando sotto controllo medico gli effetti terapeutici del microambiente reso vitale dalla presenza degli alberi.
Con la supervisione di medici, guide forestali ed esperti professionisti della nutrizione, del movimento consapevole e della ricerca interiore, i gruppi vengono guidati nella via delle foreste tramite un programma di attività sensoriali: dalle camminate alla contemplazione dei frattali, dall’ascolto degli elementi come acqua e vento alla cucina macro-mediterranea, dalla composizione floreale alla conoscenza degli oli essenziali.

Foreste casentinesi

Il nuovo programma di forest bathing

Il programma 2022 di forest bathing “La Via delle foreste” inaugura il 14 e il 15 maggio con il primo appuntamento dove i partecipanti saranno affiancati nell’esperienza da tre guide speciali: Italo Bertolasi, fotografo, Marcella Danon, psicologa, e Katia della Fonte, pittrice, con un percorso che unisce body art, body painting e danza.

Per informazioni, iscrizioni e conoscere le altre date del programma si può contattare il numero 324-7929144 e il sito

“L’area protetta è contraddistinta da foreste vetuste, uniche in Europa per estensione e livello di complessità, che ci consegnano capsule del tempo, come piante di faggio ultracentenarie. Il riconoscimento come patrimonio Unesco è il primo in Italia per il valore ecologico di un ambiente naturale. Queste foreste contribuiscono alla diversificazione delle forme biologiche necessarie non solo al benessere ma anche alla prosecuzione della vita dell’uomo sulla terra. Inoltre svolgono un ruolo fondamentale nel ciclo delle acque, garantiscono la difesa da frane e erosioni, e si prendono carico dell’assorbimento di quantità sterminate di carbonio. Le foreste possono essere considerate uno straordinario prodigio di vita e benessere”, spiega Luca Santini, presidente del Parco nazionale.

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