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Geo Barents, sbarchi a Carrara e Livorno. Monni e Spinelli: “Gestione disumana”

La nave di Medici senza frontiere ieri sera è arrivata nello scalo apuano ma centinaia di persone, tra cui minori e fragili, sono state fatte sbarcare solo il giorno dopo a Livorno

Geo Barents

La nave Geo Barents, con a bordo 346 migranti, è arrivata ieri sera al porto di Marina di Carrara, dove sono state fatte sbarcare 214 persone soccorse nel Mediterraneo: le rimanenti 132 sono state fatte scendere solo questa mattina a Livorno, secondo approdo della nave.

73 minori e altri fragili lasciati a bordo

Nonostante la richiesta della Regione Toscana di far scendere donne, minori e soggetti fragili nello scalo apuano infatti, ben 73 minori – alcuni dei quali anche molto piccoli – ed altre persone fragili sono stati lasciati a bordo per altre 6 ore di navigazione. Medici Senza Frontiere ha denunciato questa situazione e sottolineato di aver informato le autorità dello stato di salute dei migranti a bordo.

Le assessore regionali alla Protezione civile Monia Monni e al sociale Serena Spinelli concordano con la protesta di Medici Senza Frontiere e ricordano che “come Regione Toscana abbiamo prima chiesto di non dividere in due lo sbarco dei migranti della Geo Barents, poi di far scendere a Carrara donne, bambini e fragili perché per la Protezione civile regionale sarebbe stato possibile allestire soltanto in un porto le strutture della Cross, del Meyer e delle associazioni necessarie per l’assistenza sanitaria, pediatrica e per le procedure anti-tratta. Questo non è avvenuto: minori e persone in condizioni di fragilità sono state lasciate a bordo in condizioni difficili. Si viola la dignità delle persone a bordo, che dopo un viaggio devastante sono state lasciate per altre lunghe ore sotto il sole a Carrara per assistere allo sbarco di parte dei passeggeri, poi fatte di nuovo navigare per 6 ore per coprire un tratto di pochi km. Non è questo il modo di gestire gli sbarchi”.

Monni e Spinelli: “Un altro modo per gestire gli sbarchi”

“Si gioca sulla pelle delle persone – aggiungono le assessore – e si fiacca il sistema di assistenza dei nostri servizi sociali e sanitari territoriali e di protezione civile. Noi ci mettiamo a disposizione ma dobbiamo lavorare insieme per trovare il modo migliore possibile di gestire gli sbarchi.”

“Questa organizzazione è disumana ed inefficiente. Il sistema di Protezione Civile non può fornire assistenza adeguata per 2 giorni consecutivi – aggiungono Monni e Spinelli – Abbiamo finito i lavori dello sbarco a Carrara questa mattina alle 7, avevamo chiesto che almeno tutte le situazioni più delicate fossero sbarcate lì e questo non è avvenuto. I sopravvissuti sono in condizioni critiche ed hanno bisogno di supporto immediato, non di essere spostati come pacchi, senza logica e senza umanità. A Carrara una giovane donna incinta di qualche settimana ha abortito alla Marmo Fiere, un’altra ha dovuto essere ricoverata per una gravidanza extra uterina e in tanti presentano evidenti segni di torture e sono sotto shock. Il Governo deve smettere di improvvisare nella gestione dei migranti. Il sistema dell’accoglienza è allo stremo, non ci sono più posti e non è stato rifinanziato con nuove risorse.”

 

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