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Geoscienze, accordo con l’Università di Siena: nuova sede Ingv a San Giovanni Valdarno

L’istituto nazionale avrà una struttura all’interno dell’Ateneo. Obiettivo: sviluppare tecniche di geofisica sempre più avanzate

Sede del Centro di GeoTecnologie dell’Università di Siena a San Giovanni Valdarno

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia apre una nuova sede presso l’Università di Siena, al Centro di GeoTecnologie di San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo. Una apertura che consolida un progetto comune nato cinque anni fa per gli studi nell’ambito della geofisica di prospezione, della ricostruzione della struttura crostale dell’area italiana e della geomatica.

L’obiettivo dell’accordo: innovare le tecniche di lavoro

L’Università di Siena ha messo gratuitamente a disposizione la struttura. L’accordo prevede una collaborazione scientifica su argomenti complementari. Infatti, mentre l’Ingv persegue studi e ricerche nel campo delle geoscienze e della mitigazione dei rischi naturali, il Centro di geotecnologie promuove l’innovazione tecnologica nelle applicazioni della geologia e delle ricerche geologiche.

L’obiettivo dei ricercatori è sviluppare le più avanzate tecniche di geofisica di prospezione e di geomatica, migliorando la realizzazione dei programmi scientifici e delle pubblicazioni di settore e a condividere la didattica con gli studenti dell’Ateneo.

“Questa collaborazione con l’Ingv – commenta il professor Riccardo Salvini, presidente del centro di GeoTecnologie dell’Università di Siena –  rappresenta un passaggio molto importante per il futuro della nostra struttura. Sono orgoglioso di questa rinnovata collaborazione, con addirittura l’istituzione di una sede distaccata dell’Ingv”. “Per l’Ingv– aggiunge il professor Carlo Doglioni, presidente Ingv – la collaborazione con le Università che condividono gli stessi interessi nelle geoscienze è fondamentale sia per la ricerca che per la formazione dei futuri ricercatori. Desideriamo incrementare i ponti con gli Atenei affinché l’interscambio contribuisca a una forte intesa finalizzata allo sviluppo delle infrastrutture di ricerca per una maggiore crescita delle conoscenze della struttura e funzionamento della Terra”.

 

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