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Giorgio Mannucci: dalla musica al cinema con “Musiche per film che non esistono”

Il cantautore livornese unisce a quello per la musica un grande amore per il cinema che l’ha portato a vincere anche due importanti premi in un festival internazionale

Cosa succede se un cantautore si mette per la prima volta dietro a una macchina da presa?

Il livornese Giorgio Mannucci ha vinto ben due premi al Festival Internazionale della Cinematografia Sociale Tulipani di Seta Nera di Roma per il videoclip di Giulia Pratelli “Le cose da fare”: il miglior testo e il premio Sorriso ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Prima di approdare al cinema Giorgio ha pubblicato diversi album con band come Sinfonico Honolulu e Mandrake. Il suo primo album solista è del 2017, si chiama “Acquario” ed è prodotto da Ale Bavo.

Ha vinto il premio Ernesto De Pascale al Rock Contest di Controradio ed è tra i vincitori del concorso “Mai in Silenzio – musica contro la violenza di genere” indetto da Controradio Firenze e Regione Toscana con in giuria Brunori Sas e Irene Grandi.

Nel 2020 ha pubblicato il singolo “Ogni notte scoperta” struggente ritratto del periodo pandemico.

Ma l’amore per il cinema di Giorgio Mannucci è viscerale e ha radici nella sua anima creativa. A marzo 2022 ha pubblicato il disco “Musiche per film che non esistono” nato per caso durante la pandemia. Una raccolta di 12 piccole colonne sonore di sensazioni, visioni e stati d’animo, brevi videoclip prodotti e montati proprio dallo stesso autore. 

“L’idea è nata l’anno scorso durante l’estate – ci ha raccontato Giorgio Mannucci – ho acquistato questa telecamera tascabile perchè ho sempre avuto il sogno di filmare avendo anche studiato cinema in passato all’Università. Ho sempre avuto questo amore così mi portavo in giro questa telecamera e filmavo cose che mi impressionavano. Trasferendole su computer mi sono detto: sono proprio belle! Cosa ci faccio? Allora ho pensato di realizzare anche le musiche. Quindi prima sono venuti i video e poi le canzoni, da suggestioni che provo vedendo le immagini, provo a immaginarmi la musica.

Mi pare che ti sia piaciuto parecchio…

E’ una cosa che mi ha aiutato molto a sperimentare, è molto libera, non deve seguire regole quindi per un artista è una cosa molto bella e liberatoria. Io sono controcorrente, a volte faccio le cose in maniera anche con ingenuità e incoscienza, senza pensare troppo alle conseguenze. Però poi da questi video è nata anche la voglia di farne un disco, un volume 1.

So che sei un amante del cinema quali sono i tuoi registi preferiti?

Sicuramente Wes Anderson, Lynch, Kubrik, Hitchcock.

In realtà tu quest’anno ti sei proprio lanciato dall’altra pare della camera e hai fatto al regia per un video della cantautrice Giulia Pratelli

Sì, Giulia ha visto i miei video e aveva voglia di fare un videoclip insieme a me sul tema della violenza sulle donne, un tema su cui io ho riflettuto parecchio. E’ nata questa collaborazione ed è nato un video con l’attrice Laura Rossi. Da questo trio è nato un video che abbiamo presentato a un festival internazionale di Roma che tratta la cinematografia sociale, ed è andata molto bene, abbiamo vinto due premi.

Se tu dovessi girare un film che tipo di film ti piacerebbe realizzare?

Sicuramente qualcosa dove c’è della suspance, quindi forse un triller, un giallo.

Invece cosa ci puoi dire sul nuovo disco?

Il disco nuovo è frutto di un lavoro di tantissimi anni, con la pandemia nel mezzo, quindi è una collezione di brani dove c’è tanto la mia città: Livorno. Ci sono almeno due o tre brani che sono molto attaccati a Livorno. Ci sono anche molte relazioni sentimentali che vanno male, temi che aiutano molto a scrivere (ride). Dovrebbe uscire entro il 2022 verso ottobre.

Giorgio Mannucci

 

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