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Giornata dei Piccoli Musei: 50 tesori toscani da scoprire

Domenica 18 settembre porte aperte nelle sedi museali dell’associazione, con tanti eventi speciali e gioielli da visitare dall’archeologia all’artigianato

Antichi mestieri e preziose collezioni private ma anche reperti archeologici e arte sacra. Sono i tesori da scoprire per la Giornata nazionale dei Piccoli Musei, promossa dall’omonima associazione, che per la sua quinta edizione si terrà domenica 18 settembre e a cui prenderanno parte oltre 250 siti in tutta Italia.

Eventi speciali da Firenze all’Elba

In Toscana sono 50 le sedi museali che aderiscono all’iniziativa, a partire dal Museo Remiero di Limite sull’Arno, in provincia di Firenze, che dal prossimo autunno diventerà la sede nazionale dell’Associazione piccoli musei. Qui infatti si trova la più antica società canottieri d’Italia,  fondata nel 1861, e si può ammirare una collezione dedicata alla cantieristica navale, con i modelli delle imbarcazioni che in passato venivano realizzate proprio in questa zona e foto d’epoca.

Tanti gli eventi in programma per questa giornata nei Musei dell’Arcipelago Toscano della rete S.M.A.R.T. A Portoferraio alla Pinacoteca Foresiana si terrà una caccia al tesoro per i bambini e un laboratorio di pittura all’aperto, mentre il Museo Open Air Italo Bolano aprirà le sue porte gratuitamente e offrirà ai visitatori un piatto in ceramica raku. Caccia al tesoro in programma anche al Museo del Mare di Capoliveri, mentre al Museo Archeologico del Distretto Minerario di Rio nell’Elba si terrà una conferenza.

L’albero d’oro di Lucignano

 

A Peccioli saranno aperti per l’occasione il Museo Archeologico, il Museo di Palazzo Pretorio e il Museo d’Arte Sacra e a tutti i visitatori sarà regalato il volume su Peccioli curato dal Touring Club. Apertura straordinaria anche per il Mumec, il Museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo che omaggerà i visitatori con un piccolo dono.

Dall’artigianato agli Etruschi: gioielli da visitare

Tra i piccoli gioielli della Toscana da scoprire o riscoprire il 18 settembre c’è anche il Museo di Lucignano, splendido borgo nellAretino che conserva il maestoso Albero d’Oro, un grande reliquiario alto quasi tre metri realizzato tra metà Trecento e metà Quattrocento. Ma anche la Domus Mazziniana a Pisa, dove si raccontano le avventurose vite di Mazzini, critico d’arte e patriottico rivoluzionario, politico e teorico della musica, un personaggio unico che ha cambiato la storia d’Italia.

Vetulonia, l’area archeologica con la tomba del Diavolino

O ancora il “Museo Storico Etnografico del minatore e cavatore” a Vellano, antico paese sulla collina Pesciatina, che nasce per ricordare la vita e le attività di numerosissimi scalpellini, cavatori e minatori del territorio. Il Museo Archeologico “Isidoro Falchi” a Vetulonia invece custodisce i reperti dell’antichissima città già abitata nella fase villanoviana e poi dagli Etruschi, con le loro magnifiche tombe monumentali e i corredi principeschi, con i gioielli realizzati in oro.

Molto originali infine il Museo Artistico della Bambola a Suvereto, che costudisce la donazione di Maria Micaelli costituita da cinquanta bambole d’epoca e artistiche, risalenti anche all’Ottocento, e il Museo Bottega di Antonio Mattei, a Firenze, che racconta la storia dello storico biscottificio toscano ed è stato aperto nel 2018 in occasione del 160esimo anniversario della sua fondazione.

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