Enogastronomia/

Guida Salumi d’Italia, cinque spilli per la Finocchiona Igp del Falorni

L’Antica Macelleria di Greve in Chianti conquista il massimo del punteggio e vede riconosciuta l’eccellenza dei suoi salumi artigianali

La finocchiona IGP dell’Antica Macelleria Falorni

La Finocchiona IGP dell’Antica Macelleria Falorni di Greve in Chianti conquista Cinque Spilli, il massimo punteggio, nella Guida Salumi d’Italia 2023. La storica attività è stata premiata durante la cerimonia svoltasi al Teatro Verdi di Busseto in provincia di Parma il 14 novembre.

Le eccellenze della Guida Salumi d’Italia

Nella Guida Salumi d’Italia 2023 162 i produttori valutati, 46 sono le eccellenze premiate con i Cinque Spilli: di ognuno vengono analizzate le peculiarità con schede tecniche e qualitative. Per l’Antica Macelleria Falorni si tratta della conferma già ottenuto nel 2019.

Stefano Bencistà Falorni dell’Antica Macelleria Falorni

Ciascun prodotto passato in rassegna nella Guida Salumi d’Italia 2023 è stato assaggiato alla cieca, senza etichetta. La selezione ha privilegiato la stagionalità. Diverse le fasi del lavoro su ogni salume, dal taglio alla visione in batterie, passando per l’esame olfattivo, gustativo, tramite consistenza e tatto, fino al giudizio sulla qualità e il conseguente punteggio.

Un’attività con oltre 200 anni di storia

L’Antica Macelleria Falorni, che da oltre 200 anni produce nel cuore del Chianti salumi di alta qualità, tramandando di padre in figlio i segreti di antiche ricette e il sapere artigiano delle lavorazioni. Forbes l’ha inserita nel 2021 tra le 100 aziende di eccellenza italiana del food&wine.

Finocchiona, preparata secondo tradizione

All’interno della vasta gamma di salumi che l’azienda produce, la Finocchiona IGP è uno dei più rappresentativi: porta con sé la tradizione e gli inconfondibili profumi delle campagne toscane. Preparata secondo l’antica ricetta con carni rigorosamente selezionate di suini esclusivamente allevati in Italia.

Viene aromatizzata con semi di finocchio selvatico da cui prende il nome. Quindi si lascia stagionare lentamente, e insaccata in budello naturale e legata a mano. Risulta dalla consistenza morbida e vellutata, per un gusto intenso ma molto equilibrato.

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