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Il Meeting internazionale antirazzista di Cecina si apre nel nome di Ibrar, un ragazzo afgano ucciso a Kabul

Dal 2 al 4 settembre si alterneranno conferenze, dibattiti e musica. Alta l’attenzione sulla crisi in Afghanistan. Il presidente Giani: “Negli anni la manifestazione ha disseminato anticorpi contro le discriminazioni”

Meeting antirazzista di Cecina

Ibrar aveva 28 anni ed era tornato in Afghanistan per prendere la sua famiglia e portarla in Italia, ma è rimasto ucciso nell’attentato all’aeroporto di Kabul dello scorso 26 agosto. Nel suo nome, che unisce simbolicamente tutte le vittime della crisi afgana, si apre il Meeting internazionale antirazzista al Parco della Cecinella di Cecina Mare. Dal 2 al 4 settembre, la manifestazione, arrivata alla sua edizione numero 27, tornerà a parlare di antirazzismo e antifascismo, di cittadinanza e soprattutto dei conflitti e delle migrazioni che caratterizzano questo tempo.

La manifestazione, promossa da Arci, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, del Comune di Cecina e del Cesvot, propone  con un programma ricco e seguirà le disposizioni anti-covid: l’ingresso è libero, si potrà partecipare previa iscrizione on-line dal sito e esibendo il green pass. Si parlerà di “accoglienza, cultura della tolleranza e del rispetto, contrasto delle discriminazioni”, come spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani, nel corso della presentazione. Tutti “tratti distintivi della Toscana. E lo stiamo dimostrando concretamente in questi giorni mentre stiamo offrendo rifugio a donne, uomini e bambini in fuga da un Afghanistan in preda alle armi e all’arretramento culturale. Mi fa molto piacere partecipare ad una manifestazione così longeva come il Meeting antirazzista, che nel corso di questi anni, disseminando anticorpi contro il razzismo, ha dato il suo contributo per diffondere una cultura di uguaglianza e di inclusione e per costruire una società aperta”.

“Ibrar aveva partecipato al Meeting negli anni scorsi e oggi vogliamo ricordarlo, insieme a tutte le altre vittime – ha spiegato  il presidente di Arci Toscana, Gianluca Mengozzi –  La manifestazione è da ventisette anni l’occasione più importante per aggiornarsi e discutere insieme di accoglienza, di cittadinanza, di lotta alle discriminazioni e alla diffidenza che persone senza scrupoli istillano in una società impoverita dalla pandemia”.

Il programma del meeting: dal caporalato ai 20 anni dal G8 di Genova

Come ogni anno, il meeting ospiterà importanti incontri con rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo e del mondo culturale e momenti di formazione per gli operatori e le operatrici dell’accoglienza (SAI), del progetto europeo Rete SIPLA per la Protezione dei Lavoratori Agricoli e sul tema delle politiche Internazionali. Oltre ai temi dell’accoglienza e della cittadinanza, si parlerà di caporalato e dello sfruttamento lavorativo in campo agricolo, della Palestina, fino ai 20 anni dal G8 di Genova. Nel rispetto delle norme anti-covid, tornerà anche la musica live, con  Tommaso Novi e Max Collini”.

Nella serata di venerdì 3 settembre ci sarà invece il dibattito dedicato al ventesimo anniversario dei fatti del G8 di Genova, “Ve l’avevamo detto. 2001-2021. Venti anni di tenacia nell’immaginare e proporre modelli di società differenti” al quale parteciperanno anche Raffaella Bolini di Arci Nazionale, l’assessora della Regione Toscana, Serena Spinelli, e l’ex Presidente della Regione Toscana Claudio Martini.

Tra gli altri appuntamenti, l’incontro di sabato pomeriggio “Palestina-il coraggio di combattere l’apartheid”, coordinato dalla direttrice di ARCS Silvia Stilli al quale parteciperanno la giornalista e scrittrice Paola Caridi, Odeh Amaraneh, addetto culturale dell’Ambasciata di Palestina, i rappresentanti del Youth Development Department di Gerusalemme Est e Muna Al Kurd giornalista e attivista di Sheikh Jarrah, il quartiere di Gerusalemme Est teatro degli ultimi sgomberi da parte dell’esercito israeliano. Venerdì alle 14.30 discussione sull’accoglienza dei profughi afgani con la partecipazione della senatrice Emma Bonino (in videoconferenza) e Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana e delegato ai temi dell’immigrazione. Giovedì dalle 17 si parlerà invece di Cittadinanza e della necessità di una legge che riconosca a oltre un milione di giovani nati o cresciuti in Italia il diritto a essere cittadini. All’incontro parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente nazionale di Arci Daniele Lorenzi.

 

 

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