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Il Parco delle Foreste Casentinesi festeggia 100 anni di aree protette in Italia

Martedi 23 agosto celebrazioni a Campigna per il Centenario dei parchi italiani con una giornata dedicata alle foreste vetuste, rappresentate dal raro insetto Rosalia alpina

Il Parco delle Foreste Casentinesi festeggia i cento anni fa dall’istituzione dei primi parchi nazionali, Gran Paradiso e Abruzzo, con un evento dedicato alla Rosaria alpina, stupendo e rarissimo insetto legato alle vetuste di faggio, riconosciute dall’Unesco come sito Patrimonio dell’umanità.

Ciascuno dei 24 parchi nazionali italiani infatti entro la prossima primavera celebrerà questa ricorrenza con un apposito evento. Ciascun parco italiano sarà rappresentato da una specie, animale o vegetale, salvata dall’estinzione proprio grazie al lavoro di conservazione ed all’impegno nell’ integrazione tra uomo e natura.

La Rosaria alpina e le faggete vetuste

Le Foreste Casentinesi, con le loro “vetuste” di faggio riconosciute dall’Unesco, saranno appunto rappresentate dalla Rosalia alpina, insetto legatissimo alle formazioni di questo albero che, nella strategia naturale dalla quale discende la nostra ”economia circolare”, è lasciato libero di invecchiare e morire in foresta, alimentando infiniti cicli di vita. La Rosalia, presente fino a 1600 metri, è tra le specie di insetti più eleganti che rende possibile proprio il ritorno del legno morto nel ciclo della vita. Per le sue dimensioni e la sua splendida livrea è facilmente riconoscibile anche dalle persone poco esperte, anche se difficilissima da avvistare.

Il Parco nazionale, ‘foresta sacra’, vanta luoghi consegnati al tentativo di riprodurre le condizioni di vita primigenie (in primis Sasso Fratino) e le più evolute espressioni della dimensione culturale dell’uomo – spiega il presidente del parco, Luca Santini – sono rese possibili dai medesimi ecosistemi che permettono la presenza della Rosalia alpina. Nel nome di questo bellissimo insetto che staimo lavorando da anni per salvare definitivamente, celebreremo i nostri fratelli maggiori del Gran Paradiso e d’Abruzzo e, con loro, tutto il sistema nazionale delle aree protette“.

Il parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna è venuto un po’ di anni dopo i due parchi festeggiati, ma contiene la prima riserva naturale integrale italiana, Sasso Fratino, e contiene dal 2017 il sito Patrimonio dell’Umanità Unesco “Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe”. L’area protetta ospita esemplari di faggi plurisecolari, su cui la Rosalia alpina vive, che sono contemporanei di Leonardo da Vinci e Michelangelo.

La Rosalia alpina nel Parco delle Foreste Casentinesi

Un’escursione nel bosco e un concerto

Il programma delle celebrazioni, organizzato su iniziativa del ministero della Transizione ecologica e dai due parchi festeggiati, in collaborazione con Federparchi, prevede per martedì 23 agosto uno speciale convegno itinerante in foresta.

L’iniziativa, organizzata sul crinale tosco-romagnolo, a Campigna, darà la possibilità – dalle 15.30 e su prenotazione – di partecipare ad una breve escursione in foresta incontrando ricercatori, tirocinanti, fotografi ed entomologi che racconteranno, con precisione ma in modo accattivante, le mille attività che, nel parco, ruotano intorno a questo specialissimo insetto.

Alle 18.30 si potrà poi prendere parte al concerto dei “Wolfer”, compagine musicale per viola, violino, violoncello e flauto, che eseguirà un repertorio eclettico con Bach, Vivaldi, Handel e Haydn, per chiudere con Morricone e Piazzolla. La giornata riprenderà alle 20.30 con una conferenza di Emanuele Biggi: naturalista, fotografo e conduttore di Geo. In chiusura ci sarà la presentazione del film “Cento anni insieme per la natura”, a cura di Italo Cerise, presidente del parco nazionale del Gran Paradiso.

 

 

 

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