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Il Pegaso d’oro della Regione Toscana ai sopravvissuti ai campi nazisti

Domenica 20 prima della partenza del Treno della Memoria il premio sarà consegnato da Enrico Rossi il presidente della Regione Toscana

Il Pegaso onora la memoria, quella viva e attiva, fatta di testimonianze e racconti coraggiosi, capaci di arrivare al cuore e alla testa dei giovani e lanciare messaggi fecondi. Per questo la Regione Toscana ha deciso di tributare la prestigiosa onorificenza Medaglia d’Oro “Pegaso” ai testimoni Andra Bucci, Tatiana Bucci, Marcello Martini, Vera Michelin Salomon, Kitty Braun, Vera Vigevani Jarach, Gilberto Salmoni e ad Antonio Ceseri (alla memoria), scampati agli orrori della Shoah o delle persecuzioni di quanti il Terzo Reich riteneva diversi o pericolosi e che negli anni si sono assunti il compito di essere testimoni vivi di quello che è stato.

Domenica 20 gennaio, prima della partenza dell’undicesimo Treno della Memoria toscano, il presidente della Regione Enrico Rossi consegnerà il prestigioso riconoscimento agli otto sopravvissuti alla deportazione e ai campi di sterminio che “hanno ispirato migliaia di giovani toscani – recita la motivazione – a riflettere sulle conseguenze delle leggi razziali, dell’indifferenza, del razzismo, del fascismo e della sua terribile guerra, mostrando con la propria vita un esempio di resilienza, di spessore umano e morale capace di arricchire chi li ascolta”. La cerimonia si svolgerà alle ore 9.30 presso la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, in Piazza del Duomo 10 a Firenze.

Questi i testimoni insigniti della Medaglia d’Oro Pegaso

Andra Bucci e Tatiana Bucci ebree, sorelle, deportate a Birkenau all’età di 4 e 6 anni. Furono prese con la famiglia a Fiume. Da parecchi anni accompagnano i ragazzi toscani sul treno della memoria.

Marcello Martini deportato politico imprigionato a Mauthausen a 14 anni. La sua famiglia era orginario di Montemurlo in provincia di Prato. Oggi vive in Piemonte. Anche lui ha raccontato più volte la sua storia agli studenti toscani.

Vera Michelin Salomon giovanissima staffetta partigiana a Roma con “i ragazzi di Via Buonarroti”, catturata e spedita in Germania, prima nella prigione di Stadelheim e poi nel carcere duro di Aichach.

Kitty Braun ebrea (ma oggi cattolica), viveva a Fiume, cugina di Andra e Tatiana. Fuggì con la famiglia nelle campagne di Mestre, ma furono traditi e deportati. Aveva nove anni quando arrivò nel campo prima di Ravensbruck e poi di Bergen Belsen, con la mamma e il fratellino. Oggi vive a Firenze.

Vera Vigevani Jarach ebrea, scampata alla deportazione a Milano perché rifugiata in Argentina con la famiglia in seguito alle leggi razziali, ma testimone anche di un’altra immensa ingiustizia del Novecento: la sua unica figlia, Franca, è una dei trentamila Desaparecidos argentini, e da allora Vera fa parte delle Madres de Plaza de Mayo. Anche lei ha partecipato alle iniziative toscane sulla memoria.

Gilberto Salmoni arrestato a quindici anni, assieme a suo fratello maggiore, dalla Milizia della Repubblica di Salò e deportato a Buchenwald, mentre i genitori e la sorella furono uccisi nelle camere a gas di Auschwitz.

Antonio Ceseri fiorentino, internato militare scampato alla strage di Treuenbrietzen. Ai ragazzi ha raccontato più volte la sua storia. Li ha una volta ha anche accompagnati in Polonia. Purtroppo è recentemente deceduto.

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