Enogastronomia/

Le Cene Galeotte ripartono con Luisanna Messeri e Stefano Mancuso

Appuntamento venerdì 5 agosto nel carcere di Volterra: saranno raccolti fondi per realizzare un’area verde in paese

Luisanna Messeri alla cena galeotta di Volterra – © foto Gianni Ugolini/ Paolo Matteoni

Le Cene Galeotte ripartono da dove si erano fermate due anni fa, nel dicembre 2019. L’appuntamento nel carcere di Volterra che vede chef di fama cucinare con una brigata composta da 30 detenuti riparte da venerdì 5 agosto. In cucina ci sarà Luisanna Messeri, la cuoca pop della tv che era stata protagonista dell’ultima cena galeotta prima della pandemia.

La serata di venerdì 5 agosto al carcere di Volterra avrà una forte valenza ambientale. L’obiettivo è di aiutare il pianeta. In cucina la cuoca Luisanna Messeri e una brigata composta da trenta detenuti del Carcere di Volterra. A cena oltre 160 ospiti che con la loro partecipazione contribuiscono alla salute del Pianeta Terra.

I fondi raccolti serviranno per sostenere la piantagione di una nuova area verde nei dintorni di Volterra.

Insieme alla cuoca tv Luisanna Messeri, ospite speciale della serata sarà Stefano Mancuso, direttore del laboratorio di Neurobiologia Vegetale all’Università di Firenze e profondo sostenitore della necessità di più alberi per contrastare il cambiamento climatico.

Presenti alla serata Maria Grazia Giampiccolo, direttrice della Casa di Reclusione di Volterra, Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze, Giacomo Santi, sindaco di Volterra e Giovanni Furiesi, presidente sezione soci Coop di Volterra.

Luisanna Messeri alla cena galeotta di Volterra – © foto Gianni Ugolini/ Paolo Matteoni

Cene Galeotte: numeri e appuntamenti

Oltre 16mila persone negli scorsi anni sono entrate, dal 2006, nel carcere di Volterra per partecipare alle “Cene galeotte”. La formazione in ambito culinario per i detenuti ha portato al reinserimento di oltre 40 persone. I percorsi di apprendimento in cucina, anche in collaborazione con il locale istituto alberghiero, hanno aiutato a trovare un impiego in ristoranti e strutture esterne, a pena terminata o attraverso l’art. 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere.

Tra le novità all’interno del carcere di Volterra e che danno lavoro ai detenuti c’è anche l’orto: i frutti del lavoro della terra spesso finiscono nelle ricette di pranzo e cena dei detenuti.

Una collaborazione collaudata con Unicoop

Unicoop Firenze collabora al progetto delle Cene Galeotte da oltre 15 anni insieme alla direzione del carcere. Negli anni tanti gli appuntamenti serali che hanno visto in cucina chef stellati a capo di uno staff composto da detenuti.

Con grande soddisfazione ci avviamo verso questa nuova edizione delle “cene galeotte”, progetto che durante questi anni, da marzo del 2006 a dicembre del 2019, ha portato a risultati veramente straordinari in termini di apertura del carcere al mondo esterno e di possibilità lavorative per gli ospiti della fortezza, orgogliosi di poter offrire un significativo contributo ai progetti di solidarietà sociale della Fondazione Il cuore si scioglie”, ha commentato Maria Grazia Giampiccolo, direttore della casa di reclusione di Volterra.

 

I più popolari su intoscana