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Siena Awards, gara di solidarietà per Munzir e Mustafa: presto in Italia per le protesi

Padre e figlio senza arti protagonisti della foto “Hardship of life” arriveranno in Italia grazie alla raccolta fondi del Siena Awards. Già attivati i contatti con il Centro Protesi Vigorso di Budrio

Hardship of Life, Mehmet Aslan

Munzir e Mustafa sono i protagonisti dello scatto ‘Hardship of Life’ che ha fatto il giro del mondo e che ha vinto Il Siena Awards il festival della fotografia e delle arti visive che ha premiato lo scatto del fotografo turco Mehmet Aslan come vincitore assoluto del SIPA 2021, Siena International Photo Awards.

Grazie a una raccolta di fondi lanciata proprio dal Siena Awards padre e figlio vittime innocenti del conflitto in Siria arriveranno presto in Italia per essere curati al Centro Protesi Vigorso di Budrio, in provincia di Bologna per un programma di riabilitazione e sostegno di persone che hanno subìto amputazioni.

La campagna di racconta fondi che si trova su GoFundMe si chiama “Can a Photo make a difference” (Una foto può fare la differenza).

Per lasciare un contributo è possibile cliccare sul seguente link: https://www.gofundme.com/f/can-a-photo-make-a-difference.

“Grazie alle prime donazioni della raccolta fondi attivata nei giorni scorsi – spiega Luca Venturi, direttore artistico del Siena Awardsla famiglia di Munzir e Mustafa arriverà a Siena nelle prossime settimane insieme al fotografo Mehmet Aslan, che ha portato questa storia all’attenzione di tutto il mondo con uno scatto straordinario e dal forte impatto emotivo. Da Siena li accompagneremo al Centro Protesi Vigorso di Budrio, con cui siamo già in contatto grazie al dottor Andrea Causarano e che sta aspettando Mustafa e suo padre per visitarli e programmare gli interventi di protesi che daranno loro un futuro migliore”.

“Siamo orgogliosicontinua Venturi di aver lanciato da Siena, con la forza di un’immagine partita dal Siena Awards, una grande e bella manifestazione di solidarietà internazionale. Insieme alla famiglia di Munzir e Mustafa, con cui siamo in contatto ogni giorno attraverso il fotografo, ringraziamo tutti coloro che hanno già dato il loro contributo alla nostra raccolta fondi, ancora aperta per rafforzare l’aiuto verso queste persone e altre vittime innocenti del conflitto siriano”.

 

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