Musica/

Tornano i concerti in Sala Vanni a Firenze con Francesco Zampini, Keith e Redi Hasa

Dal 29 maggio al 10 giugno tre concerti da godersi nel totale rispetto delle norme di sicurezza per contrastare la pandemia

 

Sala Vanni - © Federico Ciapi

Network Sonoro la più importante rete toscana dedicata alle nuove musiche torna a proporre eventi musicali in presenza.

Fondata nel 2005 e curata da Music Pool e Musicus Concentus, gode del contributo di: Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze ed è sostenuta da Fondazione CR Firenze con il contributo di Intesa Sanpaolo.

I concerti ripartono dalla Sala Vanni di Firenze dove Network Sonoro torna ad accogliere il suo pubblico, in sicurezza e nel pieno rispetto delle norme anti-covid.

I concerti in programma

A inaugurare la riapertura, sabato 29 maggio, un quintetto di alto livello guidato dal giovane chitarrista Francesco Zampini, uno dei talenti più fulgidi della nuova generazione di jazzisti italiani. Vincitore di numerosi premi nazionali, dopo aver concluso gli studi in Conservatorio ha iniziato la propria carriera concertistica e discografica esibendosi negli USA, Europa e Russia, collaborando con artisti di calibro internazionale come Alex Sipiagin, Fabrizio Bosso, Scott Hamilton. Con questo concerto presenterà il suo nuovo lavoro discografico, “Unknown Path”. Al suo fianco, quattro dei più interessanti talenti del nuovo jazz italiano e internazionale: il trombettista Cosimo Boni, il pianista Xavi Torres, il contrabbassista Michelangelo Scandroglio e il batterista Andrea Beninati.

Francesco Zampini

Nel secondo appuntamento, previsto per per venerdì 4 giugno – spazio a Heith: artista e musicista che durante l’ultimo decennio ha investigato le molteplici possibilità del suono in diverse direzioni, dalla musica eletrroacustica al rave. Insieme a svariate pubblicazioni musicali, il suo lavoro è stato mostrato in colonne sonore, gallerie d’arte e performance dal vivo. Heith è un output di esplorazioni delle qualità strutturali del suono, che dà forma compositiva alle armonie invocando impulsi psichici e visioni ancestrali. Il suo uso disorientante delle ritmiche e del sound design è largamente indirizzato al far riemergere la memoria di pensieri sogni e amnesie psichedeliche. Il live che Heith proporrà in anteprima per Disconnect è un estratto dal suo prossimo album in uscita a settembre, e nato dalla collaborazione con Leonardo Rubboli con lui in scena: una produzione elettroacustica di musica sperimentale con radici folk che indaga sul linguaggio capace di creare realtà altre.

Radi Hasa – © Ray Tarantino

Il calendario per adesso si chiude giovedì 10 giugno con il concerto di Redi Hasa, in collaborazione con Ponderosa. Figlio minore di una insegnante di violoncello e di un coreografo del Teatro dell’Opera di Tirana, all’età di 20 anni fugge dalla crescente ondata di violenza che stava attraversando il suo paese in compagnia di un violoncello rubato. Arrivato al porto di Bari Hasa inizia il secondo atto della sua vita e pubblica il suo primo album solista “The Stolen Cello”, dopo aver lavorato per molti anni come parte dell’ensemble di gruppo di Ludovico Einaudi, ed esibendosi nell’ambizioso progetto Seven Days Walking, che è stato scelto per le colonne sonore dei nuovi vincitori di Premi Oscar “Nomadland” (miglior film, migliore attrice, miglior regista) e “The Father” (miglior attore e miglior sceneggiatura non originale). Nel suo album – e nei nuovi brani presenti nella versione deluxe che sarà pubblicata l’11 giugno – Redi Hasa mette in luce la natura “vocale” del violoncello, strumento che forse si avvicina più di tutti a quello della voce umana, con una storia profondamente personale di speranza e sopravvivenza.

Per garantire il distanziamento e predisporre l’organizzazione delle sedute, è fortemente consigliata la prevendita disponibile nei circuiti Boxoffice e Ticketone (inizio concerti ore 21 – ingresso 13 € + d.p).

Heith – © Guido Borso
I più popolari su intoscana