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Toscana ancora in giallo, ma c’è un’eccezione: Chiusi sarà “zona rossa”

C’è sempre una prima volta. Pur confermandosi in zona gialla per la quinta settimana consecutiva, la Toscana è costretta a creare una mini zona rossa nel senese a causa di “varianti aggressive”

Chiusi (Siena) - © facebook.com/ComuneChiusi

Anche questa settimana il ministro Roberto Speranza ha confermato al governatore Eugenio Giani che la Toscana resterà zona gialla anche la prossima settimana. “È la quinta settimana consecutiva, una bella notizia per tutti noi” ha commentato il presidente della Regione. “È un risultato che dimostra la responsabilità e gli sforzi fatti in queste settimane, ma non abbassiamo la guardia” ha scritto Giani su facebook. “Senza distanziamento, mascherine sempre indossate e igiene delle mani, i contagi potrebbero portarci dal 15 febbraio in zona arancione. Come Regione siamo impegnati al massimo per la campagna di vaccinazione”. Farà eccezione il territorio di Chiusi, nel senese, che la prossima settimana diventerà zona rossa dopo che sono state registrate “varianti virus più aggressive”.

Nuovi focolai

Quella del governatore Giani e del sindaco Juri Bettolini per ritagliare in Toscana la prima zona rossa sarà un’azione “sartoriale”. Era stato proprio il primo cittadino a dare l’allerta per un picco di contagi fuori scala rispetto al solito. “Varianti al virus più aggressive e di rapida trasmissione – afferma Giani – sono state registrate al confine con la regione Umbria, nel comune di Chiusi. Con il sindaco abbiamo concordato, in modo preventivo e precauzionale, le misure della zona rossa per una settimana all’interno del territorio municipale, da domenica 7 al 14 febbraio“.

Lunedì gli screening

Inoltre la Regione Toscana dall’8 febbraio disloca a Chiusi anche l’iniziativa di screening di massa – sono i tamponi “a tappeto” alla popolazione – nell’ambito dell’iniziativa “Territori sicuri”. Chiusi “zona rossa” non offusca comunque la soddisfazione di Giani per il mantenimento “in zona gialla” di tutto il resto della Toscana. “La zona gialla può essere cancellata e non aiuta il rialzo dei contagi giornalieri degli ultimissimi report, anche oggi oltre settecento nuovi casi. Focolai improvvisi, in Rsa e scuole, e di nuovi contagi causati da assembramenti imprudenti nei luoghi di ritrovo, piazze e strade, tornati accessibili, potrebbero far scattare una clausura arancione”.

Appello alla responsabilità

“Pur a fronte di maggiori libertà, non dobbiamo mai abbassare la guardia”

“Grazie al rispetto delle regole e al senso di responsabilità di tutti i toscani anche questa settimana potremo goderci qualche libertà in più e le scuole superiori continueranno ad essere aperte in presenza. Sono piccoli passi avanti, ma non sono né scontati né definitivi e per questa ragione, pur a fronte di maggiori libertà, non dobbiamo mai abbassare la guardia”. Commenta così il presidente del consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo. “L’indice Rt è infatti ancora sotto l’1 – sottolinea – ma i casi sono in aumento e per continuare a restare ancora in questa situazione dobbiamo essere più che mai prudenti e responsabili. In attesa di raggiungere l’immunità di gregge attraverso la somministrazione del vaccino e di poter contare sulle cure con gli anticorpi monoclonali, tanto dipende e dipenderà ancora da ciascuno di noi. Fare attenzione – aggiunge – significa non proteggere solo noi stessi, ma le persone a cui vogliamo bene e le tante attività economiche che, piano piano, stanno provando a rialzarsi dopo mesi drammatici”. Quanto al caso di Chiusi (Siena), che la prossima settimana sarà zona rossa, Mazzeo sottolinea che “è una situazione isolata, ma ci dice che basta davvero poco per tornare indietro. Non dimentichiamolo mai”.

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