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Un disco per sopravvivere: gli Humanoira da Livorno con “Obiettivo salvezza vol.1”

Obiettivo Salvezza tratta tematiche complesse abbandonando  la leggerezza del primo disco della band senza mai però lasciar cadere le emozioni nella trappola del cinismo

Humanoira

Gli Humanoira sono un gruppo musicale pop rock formatosi a Livorno e composto da Riccardo Vivaldi (chitarra e voce) e Davide “Junox106” Varriale (basso e laptop).

Nel 2018 dopo vari cambi di formazione e un paio di album all’ attivo che hanno portato la band a suonare in tutta Italia e in Francia, gli Humanoira decidono di rivoluzionare il progetto e ripartire in due, evolvendo il loro sound rock alternativo ad un pop elettronico e talvolta cantautoriale che lascia il giusto spazio ai testi ironici e profondi.

L’anno dopo esce il loro debutto discografico, un Ep di 5 canzoni dal titolo “Sorrisi & Canzoni” che viene accolto molto positivamente da pubblico e stampa e che ridefinisce il genere musicale della band in “Neorealismo pop”.

Dal successo di Sorrisi & canzoni scaturisce la collaborazione con Daniele Catalucci come produttore artistico e bassista del nuovo progetto musicale intitolato Obiettivo Salvezza, che racchiude 10 canzoni frutto di un lungo lavoro e che si avvale della preziosa presenza di musicisti come Rolando Cappanera alla batteria (Strana Officina), Matteo Pastorelli alla chitarra (Snaporaz), Giulio Fagiolini al piano e Asitha Fathi al violino.

Obiettivo Salvezza tratta tematiche complesse abbandonando l’ironica leggerezza del primo album senza mai però lasciar cadere le emozioni nella trappola del cinismo. Trait d’union del disco tuttavia, è senza ombra di dubbio la difficoltà che nasce nel dover raccontare la propria vita ancor prima di viverla.

In questo nuovo lavoro sono presenti collaborazioni con diversi artisti. In Panna gli Humanoira hanno collaborato con Maestro Pellegrini, chitarrista dei The Zen Circus.

Il brano Guarda come dondolo, si avvale del feat. con Simone Soldani in arte “Bimbo” mentre nel brano La faccia giusta gli Humanoira hanno collaborato con Argento, una cantante della scuderia della stessa etichetta discografica.

Ecco la nostra intervista

Ciao Riccardo! La copertina del vostro Ep è molto tenera, come nasce questa immagine così bella di due bambini insieme che nuotano?

La copertina del nostro primo disco “Sorrisi & Canzoni” l’aveva firmata Paolo Ciriello, un fotografo che fa scatti meravigliosi da cui avevamo attinto. Il mood di Sorrisi & Canzoni era molto più ironico, infatti in copertina c’è un carlino lanciato in aria che fa una faccia buffissima. Quando abbiamo iniziato a lavorare a Obiettivo Salvezza la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di andare a vedere l’archivio di Paolo. Abbiamo cercato varie soluzioni e abbiamo trovato questa foto che è bellissima.

Guardando la foto ho immaginato che fossero due fratelli, uno sta insegnando a nuotare all’altro e quindi a “salvarsi” ho fatto questa associazione mentale

In realtà uno dei due bambini sta piangendo quindi forse si è fatto male giocando e l’altro lo bacia sulla fronte come a dire: non preoccuparti. Quindi ricorre un po’ questo senso di comunione nella salvezza, l’unione porta a risolvere tante situazioni, la condivisione aiuta ad affrontare problemi della vita, è questo il messaggio. Tra l’altro poi abbiamo scoperto che sono i figli di Paolo ma di due madri diverse quindi abbiamo dovuto aspettare tre consensi prima di avere l’okay per la copertina.

Humanoira, Obiettivo Salvezza vol.1

Come vi siete conosciuti te e Davide?

Sui banchi di scuola alle Superiori. All’inizio vagavamo a tentoni nel mondo della musica, abbiamo cambiato varie formazioni. Suoniamo insieme dal ’99, adesso siamo un duo con amici-turnisti che ci danno una mano. Gli Humanoira è un progetto un po’ più definito. 

Voi venite da Livorno una città da cui provengono tante band e musicisti di alto livello, penso a Motta, Bobo Rondelli, Virginiana Miller, Appaloosa. Come mai Livorno è così ricca musicalmente?

A Livorno i giovani o suonano o fanno surf o tutte e due le cose insieme. Anni fa uscì un articolo che diceva che negli anni ’90 Livorno per il rapporto tra la densità di popolazione e le band era una città che aveva più gruppi musicali di Seattle negli USA. La musica è sempre stata parte della cultura livornese, da chi suona la chitarra sulla spiaggia a chi invece ne fa una vera e propria professione.

In un’epoca in cui c’è una grandissima proposta musicale, quant’è difficile riuscire a farsi ascoltare?

Obiettivo Salvezza è un disco vero e proprio diviso in volume uno e volume due proprio per cercare di tenere alta l’attenzione più a lungo possibile. Il disco è in cantiere dal 2020, l’uscita poi è stata bloccata dalla pandemia, di conseguenza anche i live.

Parlando più in generale penso che se prima la musica andava per scelte personali, per esempio c’era un negozio di dischi a Pisa, noi andavamo lì e compravamo i dischi ascoltandoli direttamente, andavamo cioè alla ricerca di qualcosa di diverso. Mi ricordo ancora tutti i dischi della Touch and Go, Don Caballero. Adesso è talmente facile arrivare all’ascolto, che probabilmente l’ascolto è indirizzato dal mercato. E’ più difficile che scoppi qualcosa all’improvviso, penso al caso di Calcutta, per citarne uno. Gli stessi Zen Circus hanno fatto una gavetta ventennale prima di diventare famosi.

Certo qualità e successo non sono la stessa cosa, i dischi si fanno perchè si ha qualcosa da dire non perchè si vuole diventare famosi

Assolutamente, credo che sia fondamentale scindere la popolarità dal successo, sono due cose diverse. Quando riesci a fare un disco di cui sei straconvinto e senti che è un prodotto fatto bene, quello è il successo per me. La popolarità può esserci o meno, ha il peso che gli dai te, la musica va al di là di queste dinamiche.

Come descriveresti “Obiettivo Salvezza”?

Potrei dire “è alto, biondo e con gli occhi azzurri” (ride). Non c’è cinismo, viviamo i tempi d’oggi con tutte le contraddizioni e gli scazzi. Ogni essere senziente ha per forza uno scontro con la società. Il nostro è un punto di vista auto-critico, una presa di coscienza.

Avete delle date quest’estate?

Suoniamo l’11 giugno al Surfer Joe a Livorno e poi a settembre con altre date in via di definizione. Puntiamo a fare anche molte date invernali.

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