Enogastronomia/

Il vino Chianti protagonista nella serie cult “Stranger Things”

Il vino appare in una puntata delle serie tv targata Netflix: lo ordina lo sceriffo Hopper quando porta Joyce a cena fuori

vino Chianti

Ancora un’apparizione televisiva internazionale importante per il vino Chianti, che stavolta è al centro di una scena romantica nelle serie tv cult “Stranger Things” targata Netflix. In una puntata della nuova stagione, lo sceriffo Hopper, uno dei protagonisti della serie, porta a cena fuori in un ristorante di lusso Joyce – interpretata da Winona Ryder – e per far colpo su di lei ordina una bottiglia di Chianti.
“Penso che berremo anche una bottiglia di vino rosso… com’è il vostro ‘Cianti’?”. “Il nostro Chianti è molto buono, mediamente corposo, con un accenno di ciliegia”. In questo scambio di battute fra Hopper e il maitre del ristorante c’è tutta la potenza del brand Chianti.

“Anche chi non sa pronunciarne il nome lo conosce, anche chi non sa nulla di vino lo ordina per darsi un tono. Un successo che non è frutto del caso.” spiega il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi.
Non è la prima volta che il vino più noto al mondo affianca attori da Oscar sul piccolo e sul grande schermo. In “Dalla Russia con amore” (1963) il Chianti aiutò James Bond, interpretato da Sean Connery, a smascherare una spia che aveva ordinato un piatto di pesce accompagnato da un bicchiere di Chianti, cosa che nessun vero gentleman farebbe mai. Risale al 1991 la celeberrima scena de “Il silenzio degli innocenti” in cui il dottor Hannibal Lecter racconta la sua inquietante passione per il vino Chianti: “Uno che faceva un censimento una volta cercò di interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato, con un bel piatto di fave, ed un buon Chianti…”.

“Nell’immaginario collettivo, nella mente dei più famosi registi, nello storytelling di Hollywood, nei desideri dei consumatori di tutto il mondo, il Chianti è sinonimo di vino rosso d’eccellenza. Questo non è frutto del caso – commenta Busi – ma il risultato di un lavoro lungo e meticoloso di comunicazione del prodotto, del territorio, delle aziende, del marchio. La citazione nella serie di culto per i giovanissimi conferma ancora una volta che il Chianti è ormai un ‘sovrabrand’ rispetto ai già blasonatissimi Made in Italy e Made in Tuscany. Ed è di grande importanza il fatto che Stranger Things sia statunitense, rivolta ad un pubblico di giovanissimi e diffusa attraverso un canale totalmente digitale: questo ci apre le porte di mercati nuovi e dalle enormi potenzialità, moltiplicando i nostri possibili spazi di business”.

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