sfoglia la gallery
© Damiano Andreotti

Musica /

Davide ‘Boosta’ Dileo in concerto a Fiesole: “la cultura accende la scintilla nella vita delle persone”

Martedì 15 settembre al Teatro Romano arriva ‘Boostology’ una passeggiata musicale nella mente del tastierista dei Subsonica

All’anagrafe fa Davide Dileo, per tutti è Boosta, tastierista dei Subsonica, scrittore e compositore, Dj e produttore. Se esiste una colonna sonora dei pensieri che volano nell’estate più strana del secolo, lui è qui per suonarcela di santa ragione. Martedì 15 settembre torna dal vivo al Teatro Romano di Fiesole con il tour “Boostology”, un concerto passeggiato che percorre i sentieri meno battuti della musica contemporanea del ‘900 e le pietre miliari del proprio repertorio pianistico fino a svelare alcune sue composizioni inedite, di prossima uscita.

Ecco la nostra intervista

Ciao Davide! Ho visto che sei stato in giro per l’Italia a suonare con il tuo Boostology, com’è andata la tua estate?

Mah è stata un’estate sicuramente inedita, sorprendente e drammatica, questi sono i tre aggettivi che mi vengono in mente. Inedita perchè mai avremmo pensato di vivere qualcosa di così incredibile. Sorprendente perchè nonostante tutto e nonostante le premesse sono riuscito a portare in giro lo spettacolo e sono riuscito a fare quello che il mio meraviglioso e privilegiatissimo mestiere che amo tanto e che mi sarebbe mancato moltissimo se non avessi potuto farlo. Drammatico perchè senza voler calcare la mano però dovrebbe essere un momento di ricostruzione, ma come insegna la cronaca non ne siamo usciti esattamente migliori di prima. Però, tornando alla musica ho notato che le persone che sono venute ai miei concerti l’hanno fatto con molta gratitudine, non tanto perchè ero io, ma proprio per il piacere e la bellezza di tornare a poter fare qualcosa. E ho trovato un pubblico che ha avuto molta empatia, quella famosa empatia che si trovava sui balconi nel periodo del lockdown.

Hai usato una parola ‘empatia’ che per me è la parola del futuro, perchè se c’è empatia c’è anche comprensione dell’altro, del diverso. Se manca quella allora c’è posto solo a odio, divisioni e scontri

Non vorrei mai diventasse una parola del passato, ora c’è il grimaldello della rabbia che riesce ad aprire qualunque porta a tenuta stagna. E’ un’arma così potente quella della frustrazione che poi genera rabbia, che poi diventa davvero cotone che brucia in fretta, lo stiamo vedendo proprio in questi ultimi giorni. Il dato oggettivo è che la paura tiene caldi, alcuni durante la pandemia hanno usato il tempo utile, del rallentamento, per lavorare su loro stessi, tanti altri nel momento in cui si è riaperto tutto è decollato dal negazionismo alla semplice superficialità, dall’odio al fastidio. Alla fine l’uomo è sempre quello, il famoso ‘ ne usciremo migliori’ non è previsto.

nell’intrattenimento culturale c’è anche la crescita, anche perchè c’è condivisione e dove c’è condivisione c’è confronto e crescita

Dovevate partire per il tour per l’ultimo disco dei Subsonica ‘Mentale strumentale’, poi vi siete praticamente ‘scomposti’ e siete andati in giro da soli, tu, Max e Samuel

É un’abitudine che abbiamo da tanti anni ed è anche qualcosa che ci tiene ‘in vita’, ci fa desiderare di tornare a lavorare insieme. I Subsonica sono rimasti fermi ai box, nel momento in cui dovevano partire per il tour. Non c’è possibilità fino all’anno prossimo. Abbiamo preso il periodo sabbatico che di solito ci prendiamo alla fine di un ciclo-vita dei Subsonica cioè la composizione del disco e i live, a metà.

Sono molto curiosa per Boostology, cosa sentiremo al Teatro Romano di Fiesole?

Boostology amo definirlo la colonna sonora del silenzio di chi arriva, quindi è un concerto-passeggiata tra pianoforte ed elettronica. Ci sono dei momenti più esplosivi, altri profondamente intimisti, com’è giusto che sia una colonna sonora. Se tu in un film ascoltassi solo un tipo di musica magari non sarebbe un film così importante nella tua vita, renderlo colonna sonora, vuole dire che nello tempo di un concerto c’è spazio per tutto. C’è il momento della quiete, della sorpresa, della sospensione, del furore, della calma più assoluta. Mi piacerebbe accompagnare le persone che vengono.

Ma Davide Dileo a casa cosa ascolta?


I miei ascolti sono sempre molto vasti. Negli ultimi mesi soprattuto durante la pandemia ho ascoltato tanta musica strumentale come The Köln Concert di Keith Jarrett, una vecchia registrazione ma ancora estremamente bella, perchè avevo bisogno di lasciarmi andare con la testa e le parole mi distraevano. Adesso che è ricominciata la quotidianità faccio qualche salto nel passato, ho riscoperto The Psychedelic Furs, e poi ascolto curioso quello che c’è in giro. Mi sorprendo e mi diverto, lascio andare la radio e ascolto veramente tutto anche le hit estive perchè voglio capire cosa c’è in giro, sospendo giudizi ascolto e basta.

Sulla tua pagina Facebook pochi giorni fa hai ribadito che ‘la musica è un valore’, tra poco non si potranno più fare concerti all’aperto, ti sei chiesto cosa succederà nei prossimi mesi? A Firenze molti locali non riapriranno, per noi che amiamo la musica è un duro colpo

Lo so e non ho risposte. La situazione che abbiamo vissuto è stata totalmente inedita e inaspettata. Quello che credo è che effettivamente un aiuto al comparto sarebbe stato utile e auspicabile con le responsabilità del caso. Purtroppo la nostra classe dirigente fa una grossa fatica a prendersi delle responsabilità, pur di non prendersele non agisce. Io voglio augurarmi e lo dico con cattiveria, voglio sperare che sia veramente superficialità o semplice inettitudine, perchè l’alternativa è pensare che la classe dirigente sia in malafede. Trovo molto illiberali una serie di decisioni che sono state prese, questo non vuol dire che io sono per il ‘liberi tutti’, sono esattamente all’opposto. Non sappiamo veramente cosa succederà, è faticosissimo, è tutto un parlarsi addosso senza prendersi nessuna responsabilità. Sono molto addolorato per il comparto, per le persone che ci investono, perchè un investimento nella cultura qualsiasi sia è un modo sano di intrattenersi. Perchè nell’intrattenimento culturale c’è anche la crescita, anche perchè c’è condivisione e dove c’è condivisione c’è confronto e crescita. Se invece spingiamo le persone a rimanere isolate non gli diamo gli strumenti per l’ultima scala mobile che abbiamo. La società è stagnante, la cultura è una delle pochissime cose che può accendere la scintilla nella vita delle persone.

Informazioni sull’evento:

Tutti gli eventi nel calendario di
I più popolari su intoscana