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Castello di Sammezzano, partito il cantiere per la messa in sicurezza

Dopo trent’anni di abbandono le prime fasi per la rinascita del complesso: un futuro come spazio culturale destinato anche all’ospitalità

Restituiremo al pubblico un sogno fiabesco” così la Famiglia Moretti annuncia la rinascita, dopo trent’anni, del Castello di Sammezzano a Leccio. È partito mercoledì 15 ottobre il cantiere per la messa in sicurezza del complesso L’obiettivo è di rendere il piano nobile e il parco monumentale un percorso museale.

Il capolavoro dell’eclettismo e dell’orientalismo europeo è al centro del progetto di restauro e valorizzazione guidato dalla Famiglia Moretti, che da inizio settembre ha dato avvio a un percorso ambizioso di recupero, nel pieno rispetto del patrimonio storico, artistico e naturale che lo circonda.

I proprietari del Castello di Sammezzano – foto Alessandro Moggi

Un sogno fiabesco pronto a rinascere

“Sammezzano è un sogno fiabesco, prima di tutto valoriale -spiega Ginevra Moretti, amministratore delegato di SMZ srl-. Per noi rappresenta un impegno concreto verso la tutela di uno dei pochi esempi rimasti di architettura orientale ed eclettica in Europa. Il nostro primo obiettivo è mettere in sicurezza la struttura, per poi avviare le fasi amministrative e operative necessarie a restituire il piano nobile e il parco monumentale alla collettività come patrimonio museale”.

Un futuro nell’ospitalità e nella cultura

Il progetto non guarda solo alla conservazione, ma anche alla creazione di esperienze culturali e di ospitalità in armonia con la vocazione storica del luogo, da sempre spazio di incontro e bellezza. “Vogliamo dare vita a esperienze di alto livello che convivano con la natura museale del castello e la tutela del parco monumentale, nostro primo impegno concreto” sottolinea Maximillian Fane, coinvolto direttamente nella cura della parte forestale e botanica del complesso.

Sammezzano, tesoro da proteggere e valorizzare

Un sogno condiviso da tutta la famiglia, come racconta Giorgio Moretti, che da tempo sostiene l’iniziativa: “Ho sempre sentito il dovere di proteggere la bellezza della mia città e del territorio. Il Castello di Sammezzano è un luogo che ci ha incantati da sempre. Dopo tanta attesa, poter avviare la messa in sicurezza è motivo di grande orgoglio, ma anche di responsabilità. Vogliamo restituire vita, dignità e futuro a un bene di una bellezza unica, che tutti dovrebbero poter visitare almeno una volta nella vita”.

Un bene vivo, accessibile e aperto al mondo

Con l’avvio dei lavori e la definizione delle prime fasi progettuali, la rinascita di Sammezzano non è più solo un desiderio, ma un percorso concreto. La Famiglia Moretti, insieme a un team dedicato, è già al lavoro per costruire un futuro in cui il castello torni a essere un bene vivo, accessibile e in dialogo con il mondo, restituendo alla Toscana uno dei suoi tesori più straordinari.

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