“La comunicazione pubblica, se fatta con cura, con visione, è uno degli strumenti più potenti per avvicinare le istituzioni ai cittadini. Però perché questo avvenga servono competenze specifiche, servono figure professionali dedicate, formate, valorizzate“. A dirlo il presidente del Consiglio della Toscana Antonio Mazzeo, che ha partecipato in videocollegamento al convegno ‘Social media media e digital manager, la novità nella Pa‘, dedicato alla legge 69/2025, a Firenze a Palazzo del Pegaso.
Mazzeo ha ricordato che all’inizio della legislatura “il Consiglio regionale non aveva neanche una pagina Instagram”, mentre “oggi i nostri canali social hanno numeri significativi, sono seguiti, apprezzati e riconosciuti da chi vive il territorio, dagli stakeholder istituzionali, in particolare penso al mondo della scuola, dei più giovani, il mondo della cultura, dell’associazionismo“. Mazzeo ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni da Fondazione Sistema Toscana.
Per il futuro, ha aggiunto, “dobbiamo prenderci l’impegno di continuare ad investire in questa direzione”, “lavorare perché oltre a un ufficio stampa classico ci siano figure come il digital manager, il social media manager. Non è solo una questione tecnica, per me è una questione di democrazia e di efficienza”.
Questo perché, ha sottolineato ancora il presidente del Consiglio, “in un tempo come il nostro, dove l’informazione corre veloce e il rischio di disinformazione purtroppo è sempre dietro l’angolo, non possiamo permetterci di lasciare la comunicazione pubblica all’improvvisazione, servono professionalità e una strategia. Noi stiamo facendo la nostra parte, abbiamo però bisogno – ha concluso – di una cornice normativa nazionale chiara, coerente condivisa, che dia riconoscimento, tutela e prospettive a chi svolge questo ruolo”.
Il convegno organizzato dal Corecom Toscana è stato il primo a livello nazionale sulla nuova figura istituzionale. “Di fatto i social media manager esistono e operano già, adesso siamo arrivati a un dovuto riconoscimento ufficiale. È un segnale importante, che spinge le amministrazioni pubbliche a prendere atto della rivoluzione digitale in atto e della necessità di figure professionali e competenti in questo ambito” ha detto il presidente del Corecom regionale Marco Meacci.
Per il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Giampaolo Marchini “la nuova legge è un passaggio fondamentale. Come dico sempre, non c’è bisogno di più giornalismo ma di giornalisti formati. In un ambito in continua evoluzione servono professionisti capaci di operare con la giusta competenza e con la giusta preparazione deontologica“.
Tra gli interventi anche quello di Sandro Bartoletti, digital manager di Anci Toscana che ha sottolineato come le nuove figure “devono possedere competenze alte e specifiche, la formazione è fondamentale. Anci in questo, come sempre, si è attivata per essere vicino ai Comuni in questo passaggio”. Investire in formazione ha aggiunto “è fondamentale perché esiste un gap tra le grandi realtà e i piccoli Comuni, dove spesso la figura che più si avvicina al social media manager è quella del sindaco”.
Il convegno si è concluso con una tavola rotonda moderata da Vincenzo Aprile di Bistoncini Partners, con gli interventi di Francesco Di Costanzo, presidente di Pa Social che ha definito la nuova legge “una svolta storica, non è solo una norma professional, ma un atto culturale e politico” di Carlo Sorrentino dell’Università di Firenze e dei deputati Chiara Tenerini (FI) e Antonino Iaria (M5s).