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Dalle giovanili della Fiorentina ai campi di calcio delle favelas: la storia di Ranieri Salvini, calciatore e psicologo

La sua storia verrà raccontata lunedì 25 novembre a Villa Cherubini-Prosperius di Firenze, dalle 20, nell’incontro dal titolo “Il potere dello sport in contesti di vulnerabilità”

Ranieri Salvini a Cape Town

Ranieri Salvini, 25 anni, ha giocato nelle squadre di calcio giovanili di Fiorentina e Empoli, poi la sua vita ha preso un’altra strada: si è laureato in psicologia di comunità e promozione del benessere e ha girato il mondo. Direzione? I paesi più poveri, per dare alle ragazze e ai ragazzi un’opportunità attraverso lo sport.

Ha girato “dalla Grecia al Brasile fino al Sud Africa – racconta – proprio a Città del Capo ho indossato la maglia della squadra di una township, “Bazuka United”, e dato avvio ad un ambizioso progetto”. “Il mio intento – spega – è quello di costruire un campo da calcio e rugby per dare alla comunità, e soprattutto ai ragazzi, l’opportunità di essere salvati dalla strada e di trovare un modo per cambiare la propria vita. Credo che lo sport rappresenti uno dei mezzi migliori di elevazione sociale e integrazione”.

Ranieri Salvini

La sua storia e i progetti verranno raccontate lunedì 25 novembre a Villa Cherubini-Prosperius di Firenze, dalle 20, nell’incontro dal titolo “Il potere dello sport in contesti di vulnerabilità”. Insieme a lui, interverranno anche l’onorevole Paolo Marcheschi, l’assessora allo Sport del Comune di Firenze Letizia PeriniMatteo Fazzini, presidente e responsabile area sportiva dell’associazione Quartotempo Firenze e allenatore Figc, lo psicologo dello sport Paolo Tirinnanzi, e i rappresentanti regionali della Lega Nazionale Dilettanti, Paolo Mangini, del Coni, Simone Cardullo, dell’associazione italiana Calciatori, Fabio Poli, e dell’associazione italiana Allenatori di calcio.

“Siamo abituati tutti a celebrare le imprese dei campioni in televisione e negli stadi – spiegano Benedetta Bigazzi, direttrice generale, e Stefano Fiorini, direttore operativo di Villa Cherubini-Prosperius ma vi sono altri campioni di vita che consentono, attraverso l’organizzazione di attività sportiva, di creare condizioni di vita migliori a chi ne ha più bisogno. In questo incontro vogliamo portare le esperienze di vita di giovani che si sono dedicati agli altri, ed anche la lettura che ne danno sia i professionisti del settore che le Istituzioni civili e sportive”

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