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Il Dio Fluviale restaurato torna a Firenze: in mostra il capolavoro scultoreo di Michelangelo

Torna visibile dopo il restauro dell’Opificio delle Pietre Dure uno dei capolavori di Michelangelo, per l’occasione inserito un una nuova sala dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze

Dopo anni di attesa, il Dio Fluviale di Michelangelo torna nella sede originaria dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, dove verrà presentato il 18 ottobre in occasione della festa di San Luca, patrono degli artisti, e aperto al pubblico dal 19 ottobre 2025.

L’imponente modello a grandezza naturale,  concepito da Michelangelo intorno al 1526-1527 per la Sagrestia Nuova di San Lorenzo, ma mai tradotto in marmo, è stato restaurato dall’Opificio delle Pietre Dure tra il 2015 e il 2017, sotto la direzione di Giorgio Bonsanti e Laura Speranza, con il sostegno dei Friends of Florence.

L’intervento ha restituito alla fragile scultura in terra cruda e fibre vegetali la sua straordinaria matericità, liberandola da antiche alterazioni e consolidandone la struttura.

Il ritorno con un nuovo allestimento meditativo

Il ritorno all’Accademia, fortemente voluto da Bonsanti e dalla presidente Cristina Acidini, è accompagnato da un nuovo allestimento firmato dagli architetti David Palterer e Norberto Medardi di P&M Architecture: un ambiente meditativo, con la statua racchiusa in un parallelepipedo di vetro veneziano che evoca il fluire dell’acqua e ne garantisce la sicurezza antisismica.

Accanto al capolavoro michelangiolesco, la nuova sala ospita anche due opere coeve: una Lunetta con l’Adorazione dei Pastori di Francesco Granacci, amico e compagno d’arte di Michelangelo, e un Crocifisso ligneo della Bottega dei Sangallo, entrambi restaurati e restituiti alla loro luminosità originaria.

Dio Fluviale

Il Dio Fluviale: un capolavoro restituito alla città

Fondata da Giorgio Vasari nel 1563 per volontà di Cosimo I de’ Medici, l’Accademia è la più antica istituzione artistica del mondo e continua a essere un punto di riferimento per la promozione delle arti e del dialogo tra discipline.

La riapertura della sala dedicata al Dio Fluviale – resa possibile grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze e di numerosi donatori – rappresenta non solo la restituzione di un capolavoro alla città, ma anche un atto simbolico di continuità con la sua missione originaria: custodire e tramandare l’eredità di Michelangelo e della grande tradizione toscana.

La nuova sala, con ingresso dedicato in via Orsanmichele 6, sarà visitabile quattro giorni alla settimana grazie ai volontari degli Amici dei Musei di Firenze e ai professori dell’Accademia.

L’accesso prevede una donazione minima di 5 euro; orari e aperture straordinarie saranno consultabili sul sito www.aadfi.it

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