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Ecoreati, la Toscana è una delle regioni più colpite

Secondo il rapporto Ecomafie di Legambiente, la Toscana occupa il sesto posto nazionale ma per i reati ambientali è la prima regione del centro-nord. I settori più colpiti: cemento e rifiuti

Legambiente Toscana

Anche in Toscana continua l’attacco di criminali ed ecomafiosi nei confronti dell’ambiente: ciclo illegale del cemento e dei rifiuti, archeomafia, racket degli animali, incendi dolosi sono nel 2018 i settori più interessati dal fenomeno degli ecoreati. È ciò che emerge dal rapporto “Ecomafia 2019”. I numeri, i dati e le tante storie del Rapporto 2019 sono stati presentati da Legambiente.

Nel merito, la Toscana mantiene la posizione più alta tra le regioni del centro-nord e resta stabile al sesto posto nella classifica nazionale, subito dopo quelle a tradizionale presenza mafiosa: Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Lazio.

I numeri parlano chiaro: 1.836 infrazioni accertate (corrispondenti al 6,8% sul totale dei reati accertati su scala nazionale), appena in calo rispetto all’anno scorso, quando le infrazioni furono 2.138 (7,1% del dato nazionale).

Ecomafia 2019 - La classifica regionale

In linea generale, quest’anno si registra un peggioramento nel settore del cemento illegale (si sale dal 6° al 5° posto) e in quello dei rifiuti, dove la Toscana rimane stabile al 4° posto nella classifica italiana ma si conferma la prima regione del Centro-Nord, riuscendo persino a scavalcare la Sicilia. Non va meglio neanche dal punto di vista delle archeomafie e degli incendi dolosi, anche se per fortuna non si ripete in qualità e quantità l’annus horribilis del 2017.

È quanto emerge in sintesi dal rapporto Ecomafia 2019. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia, realizzato da Legambiente grazie anche alla collaborazione di molti soggetti – dalle Forze dell’ordine alle Capitanerie di porto, dalla Corte di Cassazione al Ministero della giustizia, da Ispra e Sistema Nazionale di Protezione Ambientale al Cresme, dalla Commissione Ecomafie all’Agenzia delle Dogane, solo per citarne alcuni.

«Il quadro che emerge dal rapporto 2019 è senz’altro composito, fatto di grandi chiari-scuri. E induce a tenere alta la guardia contro comportamenti e posture incivili, assolutamente indegni di una regione come la Toscana» dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, affiancato nella presentazione da Antonio Pergolizzi (Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente), don Andrea Bigalli (referente regionale di Libera) e Vittorio Bugli (assessore alla presidenza della Regione Toscana).

ecomafia 2019 - toscana

«Tuttavia, forti della nostra esperienza formativa sugli Ecoreati, realizzata nell’ultimo quadriennio sui territori grazie alla collaborazione con Anci e Regione Toscana – prosegue Ferruzza – la registrazione di un numero così rilevante di infrazioni e delitti è anche il segno di una forte e costante azione di contrasto del fenomeno. E di questa attività, spesso silenziosa e indomabile, dobbiamo ringraziare di cuore tutte le forze dell’ordine».

Info
noecomafia.it

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