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Festa Ducati al Gran Premio del Mugello, Marc Marquez dominatore assoluto

Tripudio tricolore al Gran Premio d’Italia: Marc Marquez conquista la vittoria n.93 davanti al fratello Alex e a Di Giannantonio. 166mila tifosi in festa per una tre giorni da ricordare

Mugello si legge 166.074 cuori in corsa. È questo il numero di spettatori che nel weekend hanno invaso l’Autodromo del Mugello per un Gran Premio d’Italia che resterà nella storia. A vincere, in pista come sugli spalti, è stata la passione: 84mila le presenze solo nella giornata di domenica, quando Marc Marquez ha regalato spettacolo e magia, centrando la 93esima vittoria in carriera e riportando la Ducati Lenovo Team sul gradino più alto del podio nella gara di casa.

Una gara da cardiopalma fin dai primi metri: Marquez, Bagnaia e Alex Marquez si sono dati battaglia curva dopo curva in un avvio da brividi. Sorpassi e contro-sorpassi, contatti al limite, traiettorie aliene: il #93 ha dovuto sudarsi ogni centimetro della pista per avere la meglio. Dopo una sequenza incredibile di scambi con Pecco Bagnaia – culminata in un contatto che ha favorito l’inserimento di Alex Marquez – la gara ha vissuto un altro colpo di scena con l’attacco finale di Fabio Di Giannantonio, che ha beffato Bagnaia al penultimo giro per salire sul podio.

Da sinistra: Alex Marquez, Marc Marquez, Fabio Di Giannantonio – © Chiara Bianchini

Trionfo Ducati, dunque, con quattro moto di Borgo Panigale nelle prime quattro posizioni. A completare la festa, il quarto posto di un comunque combattivo Bagnaia e il quinto del portacolori dell’Aprilia Marco Bezzecchi, altro beniamino del pubblico di casa. Sesto un tenace Franco Morbidelli, penalizzato da due Long Lap per il contatto con Maverick Viñales, ma comunque autore di una buona rimonta.

Marco Bezzecchi ha concluso il weekend toscano con il sorriso, consapevole di aver dato il massimo: “Avrei voluto dare di più al pubblico, chiaramente però ho fatto il massimo. In termini di prestazioni sono venuto su forte, ho fatto due o tre bei sorpassi. Ne avevo, ma un po’ meno dei primi quattro”, ha raccontato il pilota del team Aprilia, arrivata al Mugello con una livrea tricolore. Un podio sarebbe stato il coronamento perfetto di un weekend solido, ma il bilancio resta comunque positivo: “Stiamo crescendo e stiamo lavorando. Non posso lamentarmi. Sono molto esigente con me stesso. Sono stato veloce e competitivo sia sabato che domenica. Infine, un pensiero ai tifosi, accorsi numerosi per sostenere i piloti italiani: “Ho ricevuto tanto supporto, anche nei momenti difficili, e sto cercando ogni volta di restituire qualcosa. Vedere cappellini e magliette col mio numero è stato bello. Proprio figo. Io mi butterei in mezzo alla gente, se non fosse che poi mi rapiscono!”, e Bez l’ha proprio fatto, al momento dell’invasione di pista a fatto, come una vera rockstar, stage diving dal muretto dei box sul pubblico toscano in delirio.

Molto più amaro il tono di Francesco Bagnaia, che ha chiuso il GP in evidente difficoltà. Dopo un ottimo avvio, la sua gara è cambiata radicalmente: “I primi sei giri sono stati bellissimi, poi appena è calata la gomma davanti ho iniziato a fare il gambero, sono andato indietro. Avevo qualcosa in più rispetto ad Alex (Marquez), ma non riuscivo ad avvicinarmi. È come dall’inizio dell’anno: quando arrivo a 3 o 4 decimi devo mollare perché la gomma non regge”. Il campione del mondo in carica non nasconde la frustrazione: “C’è molta rabbia. So cosa posso fare, so di poter vincere, ma non sono messo nella condizione di poterlo fare. E questo è un problema”.

Nel fine settimana del Mugello sono stati tantissimi gli omaggi all’Italia e alla Toscana, dalla livrea tricolore di Aprila fino alla livrea di Ducati ispirata al Rinascimento. “Il Rinascimento è un valore evocativo di una Toscana Felix che ha guidato il salto di qualità della civiltà del mondo. Se la Ducati lo riprende è un corso ricorso della storia” ha commentato il presidente Giani. 

Nella gara Sprint del sabato il copione è stato molto simile, nonostante il problema in partenza Marc Marquez ha recuperato fin dalle prime curve sul fratello e sul compagno di squadra, andando a vincere. Nelle altre categorie, in Moto2 ad avere la meglio è stato Manuel Gonzalez davanti a Albert Arenas e ad Aron Canet. In Moto3 la vittoria è andata a Maximo Quiles davanti a Alvaro CarpeDennis Foggia. Tante le cadute, sfortunato il nostro Guido Pini che si stava rendendo protagonista di una meravigliosa rimonta dal 21esimo posto in griglia, culminata in una caduta e purtroppo in uno zero nel Gran Premio di casa.

La partenza della Moto3 – © Chiara Bianchini

L’unica nota negativa di questa tre giorni di festa sono stati i troppi fischi ai fratelli Marquez, non è bastata l’intervento di Davide Tardozzi per placare il pubblico italiano con Marc Marquez che ha voluto festeggiare la vittoria portando in trionfo la bandiera della Ducati fino alla tribuna dei ducatisti.

Ma il Mugello è stato anche show fuori dalla pista: un red carpet tricolore ha accolto volti noti del cinema come Keanu Reeves ed Eric Bana, attore interprete di Ettore nel film Troy, della musica come Cesare Cremonini (omaggiato dal team VR46 con una livrea dedicata), Omar Pedrini e il dj Carl Cox, ma anche dello sport come Fabio Cannavaro, Maurizio Sarri, Federica Brignone, Mark Cavendish, il pilota di Formula 1 Isack Hadjar, gli ex piloti di Formula 1 Mark Webber e Jean Alesi, e gli chef Alessandro Borghese e Federico Fusca. Senza dimenticare i piloti che hanno fatto grande questo sport da Valentino Rossi, Max Biaggi e Marco Melandri. A fare gli onori di casa, le autorità locali: dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani alla sindaca di Firenze Sara Funaro, passando per i sindaci del territorio mugellano e numerosi consiglieri regionali.

 

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