Gemellaggio di eccellenze food nel nome della via Francigena: il Prosciutto Toscano Dop il Parmigiano Reggiano Dop e lo Champagne saranno protagonisti durante l’annuale assemblea dell’Associazione Europea Vie Francigene (AEVF). L’appuntamento è in corso dal 16 maggio a Troyes nel Dipartimento dell’Aube in Francia.
L’occasione per momenti di promozione e conoscenza del Prosciutto Toscano Dop attraverso eventi e degustazioni. Dopo la recente partecipazione alla fiera internazionale Tuttofood, prosegue l’impegno del Consorzio di Tutela per promuovere la conoscenza del Prosciutto Toscano Dop ad un pubblico estero.
Francigena e promozione dei territori
La Via Francigena tra gli obiettivi comuni ha proprio la valorizzazione dei territori lungo i quali il cammino si snoda: nel viaggio attraverso antichi sentieri da Canterbury a Roma attraversa l’Inghilterra, la Francia, la Svizzera e l’Italia. Un percorso che propone paesaggi, storia e architettura.
La Regione Toscana ha un ruolo di primo piano all’interno della Francigena: rappresenta il 20% del tratto europeo e il 40% di quello italiano. Oltre 380 chilometri di cammino suddiviso in 15 tappe che si possono intraprendere a piedi, in bicicletta o a cavallo. Più di 1200 le strutture ricettive su cui i pellegrini possono contare.
Il rapporto con il Prosciutto Toscano Dop
“La Via Francigena rappresenta – commenta Emore Magni, direttore del Consorzio del Prosciutto Toscano – una interessante opportunità per la promozione e la conoscenza del Made in Italy enogastronomico del nostro Paese. Il connubio tra il turismo lento e il cibo di eccellenza è per noi un’occasione molto importante.
La Via Francigena esalta il territorio che attraversa, fornendo al viandante l’opportunità di potersi confrontare con l’arte, con la cultura e con la storia dei diversi territori, oltre che con il cibo.
“Intraprendendo questo percorso, il viaggiatore potrà assaporare tutti gli aromi che caratterizzano la salatura del Prosciutto Toscano e che lo rendono diverso e unico rispetto ai prosciutti di altre regioni. Ma, al contempo, scoprire anche la cultura e la storia che caratterizza il nostro territorio che hanno portato alla creazione di un prodotto unico, forte e sincero come la gente della Toscana” conclude il direttore del consorzio.