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Giani: contagi stabili, la Toscana è da zona arancione

I contagi sono stabili e la Toscana è pronta per passare in zona arancione. Lo ha annunciato questa mattina a Pisa il presidente della Regione, Eugenio Giani, a margine della visita alla Scuola Superiore Sant’Anna. “Oggi registriamo 700 contagi con 4mila tamponi in più, quindi è un dato incomparabile rispetto a quello di 20 giorni, […]

Bambina con mascherina - © Kelly Sikkema - Unsplash

I contagi sono stabili e la Toscana è pronta per passare in zona arancione. Lo ha annunciato questa mattina a Pisa il presidente della Regione, Eugenio Giani, a margine della visita alla Scuola Superiore Sant’Anna.

Oggi registriamo 700 contagi con 4mila tamponi in più, quindi è un dato incomparabile rispetto a quello di 20 giorni, un mese fa quando abbiamo toccato punte di 2700 contagi al giorno – ha dichiarato Gianisono numeri ormai stabilizzati che portano la Toscana, a mio giudizio, in zona arancione”.

Dati positivi grazie al comportamento dei toscani

“Sono convinto – ha aggiunto Giani – che più che agli aspetti tecnici legati alle procedure che portano all’emanazione dei Dpcm dobbiamo guardare ai risultati che grazie al comportamento dei toscani noi otteniamo”.

Indubbiamente – ha sottolineato Giani – i risultati oggi sono positivi rispetto al rallentamento della diffusione del contagio, rispetto alla diminuzione delle terapie intensive e alla diminuzione dei ricoverati e quindi alla capacità di tenuta del nostro sistema ospedaliero”.

In fascia arancione le medie tornano in presenza

Giani a Pisa ha anche annunciato che con il passaggio in fascia arancione saranno “anche riaperte interamente le scuole medie per le lezioni in presenza.

Da lunedì – ha spiegato Giani – possono quindi rientrare a scuola gli alunni di seconda e terza media. Ci sono miei colleghi, come il governatore del Piemonte, ad esempio, che ha già annunciato che quegli alunni non rientreranno a scuola nonostante la regione sia passata in zona arancione, in Toscana invece ci torneranno perché io credo molto che la scuola sia fatta di relazioni e di rapporti e soprattutto per gli alunni di seconda e terza media non c’è quel problema che è stato paventato del trasporto pubblico perché i bambini di 12 e 13 anni si accompagnano ancora almeno nell’80/90% dei casi e quindi non vi è un problema di sovraccarico dei mezzi“.

Infine, Giani ha detto che “dovremmo incentivare la presenza fisica degli studenti anche in università, pur mantenendo magari una quota a distanza però io rispetto le decisioni del governo che mi sembra siano orientate a far sì che questa scelta sarà compiuta dopo gennaio“.

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