Il contratto tra l’Autodromo del Mugello e la MotoGP è in scadenza nel 2026, ma la Toscana si muove già per garantire un futuro certo al Gran Premio d’Italia. Lo ha dichiarato con fermezza il presidente della Regione Eugenio Giani, intervenuto nel weekend del GP: “A breve apriremo un tavolo di confronto con la direzione dell’autodromo. La Regione sarà al fianco del Mugello, non possiamo permetterci di perdere questo evento. In giornate come queste c’è tutto l’orgoglio della Toscana per un circuito che consideriamo il migliore d’Italia, sia per sicurezza che per capacità attrattiva”.
Giani ha sottolineato come il Gran Premio rappresenti non solo un appuntamento sportivo di livello mondiale, ma anche un motore economico e promozionale per il territorio: “Il Mugello è punto di riferimento per oltre 200 giorni l’anno, con eventi che portano visibilità, indotto e crescita. Metteremo in campo tutte le energie possibili, anche da un punto di vista finanziario e promozionale, per confermare la centralità di questo circuito nel Motomondiale”.
Accanto al presidente Giani, Paolo Poli, direttore generale e amministratore delegato dell’Autodromo, che domani riceverà il Fiorino d’oro dal Comune di Firenze. Un riconoscimento che Poli ha voluto condividere con tutto il suo staff: “Questo premio è per il gruppo di lavoro che ha fatto crescere il Mugello negli ultimi trent’anni. È anche una spinta a guardare ai prossimi trent’anni con la stessa ambizione”.

Sulla trattativa con Dorna, la società che organizza il Motomondiale, Poli ha confermato che il dialogo è ben avviato: “Con Carmelo Ezpeleta c’è sempre stata una relazione solida. Sa bene quanto valgano il contesto, la storia e l’unicità del Mugello. Dopo 35 anni di collaborazione vogliamo costruire insieme un nuovo quinquennio”.
Tra gli impegni sul tavolo anche quello per migliorare la viabilità nella zona, tradizionalmente messa alla prova nei giorni di gara. “Stiamo lavorando alla strada 107 per creare una nuova direttrice di uscita — ha detto Giani —. L’obiettivo è rendere più fluido l’accesso e il deflusso dal circuito, eliminando uno dei principali disagi per gli spettatori”.
Infine, uno sguardo al passato e al futuro: “Il circuito lo dobbiamo alla visione dell’Automobile Club di Firenze negli anni ‘70 — ha ricordato Giani —. Ma oggi siamo pronti anche a sognare in grande: il Gran Premio di Toscana, disputato una sola volta in Formula 1 nel 2020, potrebbe un giorno tornare in calendario in pianta stabile”.