Cultura/

Il futuro del Castello Malaspina: dopo il restauro gli Uffizi Diffusi

Si rafforza la collaborazione tra la città apuana e il museo fiorentino nel nome dell’arte e della storia locale

Castello Malaspina a Massa - © Giorgio Croco Video

Il Castello Malaspina, uno dei luoghi simbolo della città di Massa, verrà riportato al suo splendore originario attraverso un grande progetto di restauro. Terminato l’intervento, diventerà la nuova sede degli Uffizi Diffusi.

Il sindaco di Massa Francesco Persiani e il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt si sono trovati in sintonia sul futuro del complesso monumentale. L’incontro è servito a rafforzare la collaborazione tra la città apuana e il museo fiorentino.

Per quanto riguarda gli interventi sul castello, spiega una nota, in seguito ad un’indagine è stata evidenziata l’esigenza di agire in maniera mirata sulle decorazioni del palazzo rinascimentale, sulla casa marchionale, sul corpo di guardia e sul cassero medievale.

Inoltre verrà avviata una serie operazioni di massima urgenza volte ad eliminare le situazioni di criticità del palazzo, dell’impianto di riscaldamento e di quello di illuminazione del cortile rinascimentale.

Il sindaco di Massa Francesco Persiani e il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt

Inoltre la soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, in accordo con il ministero della Cultura, attiverà le procedure di esecuzione di un altro lotto di lavori incentrati su restauri di elementi singoli in forte degrado, come il consolidamento delle pitture interne e il restauro delle colonne dei loggiati. Previsti lavori per 35 settimane. I cantieri non comporteranno la chiusura del complesso, che resterà fruibile.

Gli importi a carico del comune di Massa, con fondi del Pnrr, ammonteranno complessivamente a 814mila euro mentre gli investimenti della sovrintendenza di Lucca e Massa Carrara avranno un importo complessivo di 500mila euro, comprendente 338.700 euro di lavori.

Il Comune sta inoltre portando avanti con la Soprintendenza il percorso legato al Federalismo demaniale, che condurrà l’amministrazione di Massa a diventare proprietario del maniero. È stato inviato il Piano di valorizzazione che l’Ente ha predisposto per il rilancio del sito, che adesso è al vaglio della Soprintendenza e del Mic.

I più popolari su intoscana