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Il Museo Sant’Orsola di Firenze apre le porte ai giovani: dal cemento all’arte contemporanea

Fino a gennaio 2026 tredici giovani artisti collocano le loro installazioni nel Museo-cantiere di Sant’Orsola a Firenze in una mostra corale che vuole celebrare la resilienza e la capacità di rinascere

In attesa dell’apertura ufficiale prevista per il 2026 il Museo Sant’Orsola di Firenze organizza una serie di “mostre in cantiere” che invitano artisti contemporanei a portare il loro sguardo sul monumento e sulla sua storia.

Di mostra in mostra, i visitatori potranno partecipare alla rinascita del luogo e riappropriarsi progressivamente di spazi per troppo tempo sottratti alla vita della città.

Dal 5 settembre 2025 fino al 4 gennaio 2026 “The Rose That Grew From Concrete” ospiterà le opere di tredici giovani artisti contemporanei che si confrontano con lo spazio dell’ex monastero non solo per raccontarne le trasformazioni, ma anche per curarne simbolicamente le ferite.

Il titolo si ispira a un celebre poema di Tupac Amaru Shakur (1971–1996), che evoca la rosa che cresce dal cemento, metafora della capacità di rinascere nonostante le avversità e le condizioni più ostili.

Museo Sant’Orsola

Gli artisti ospitati sono: Chiara Bettazzi, Bottega Bianco Bianchi Scagliole, Mireille Blanc, Bianca Bondi, Davidovici & Ctiborsky, Marion Flament, Federico Gori, Beate Höing, Flora Moscovici, Chris Oh, Elise Peroi, Clara Rivault, Shubha Taparia

Attraverso opere site-specific realizzate con linguaggi e materiali differenti, ogni artista reinterpreta i cicli di occupazione, cantiere e abbandono che hanno attraversato il luogo, e rende omaggio alla forza della natura, capace nei secoli di insinuarsi tra le crepe del cemento e fiorire anche nelle condizioni più ostili.

The Rose That Grew From Concrete è una mostra sulla resilienza e sulla capacità di rinascere, anche tra le rovine: un racconto corale che fa del passato una radice da cui ripartire.

La mostra conferma la vocazione di Sant’Orsola come spazio dedicato alla cultura contemporanea e alla creazione, aperto alla città, e rappresenta una nuova tappa in un percorso di rinascita reso possibile grazie al sostegno di una rete sempre più ampia di partner istituzionali, culturali e filantropici, quali Calliope Arts Foundation, primo sponsor privato del museo, Città Metropolitana di Firenze, Fondazione Nuovi Mecenati, Ambasciata di Francia in Italia, Toscanaincontemporanea – Regione Toscana – Giovanisì.

Museo Sant’Orsola

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