Salute/

In Toscana non servirà più il certificato medico per rientrare a scuola dopo una malattia

La proposta della Giunta è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e ora è legge. L’assessore Bezzini: “Meno burocrazia per le famiglie”

Per tornare a scuola dopo una malattia in Toscana gli studenti non dovranno più presentare il certificato medico, neppure dopo cinque giorni di assenza. La proposta di legge della Giunta è stata accolta ed approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. La richiesta di abolizione, presentata dall’assessore alla Sanità Simone Bezzini, era stata licenziata dalla giunta a fine dicembre 2022.

“Esprimiamo soddisfazione per il voto unanime del Consiglio regionale. In questo modo semplifichiamo la vita alle famiglie – spiega Bezzini – Ci sarà meno burocrazia, ma senza rischi per la salute pubblica e dei compagni di classe degli studenti malati. I medici di famiglia e i pediatri di libera scelta continueranno infatti ad essere obbligati a segnalare le malattie diffusive e pericolose e i dipartimenti di prevenzione delle Asl continueranno ad attuare tutti gli interventi di profilassi necessari a fronteggiare i rischi per la salute pubblica: controlli che già erano del tutto autonomi dall’obbligo di presentazione del certificato per essere riammesso a scuola”.

Un provvedimento richiesto dalla comunità scientifica

La semplificazione era sollecitata dagli stessi medici: la maggior parte delle malattie infettive si trasmettono infatti già dal periodo di incubazione e, più raramente, durante la convalescenza. Ed è sulla base di questi studi e pareri della comunità scientifica che la giunta ha deciso di proporre l’abolizione del certificato. Anche il mondo della scuola si è espresso favorevolmente.

La norma era stata licenziata all’unanimità dalla commissione Sanità, dopo aver acquisito il parere dei pediatri, e aveva ottenuto il parere favorevole della commissione Istruzione e cultura.

“Il gruppo di lavoro interministeriale – ha detto il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Enrico Sostegni – già nel 2006 aveva osservato che le malattie infettive sono spesso contagiose in fase di incubazione, ma raramente quando il soggetto è convalescente. Un’opinione condivisa anche dall’Organismo Toscano per il Governo Clinico, che si è pronunciato nel gennaio 2020. Andiamo dunque a eliminare un appesantimento burocratico ormai privo di senso”.

Il certificato medico per la riammissione a scuola era già stato cancellato in undici regioni e province autonome: Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Lazio e Veneto.

 

 

 

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