Ci sono anche tre realtà toscane tra i dieci campioni italiani dell’innovazione ambientale selezionati dal Premio Innovazione di Legambiente, giunto alla 19esima edizione, che è stato assegnato questa mattina a Milano presso l’ADI Design Museum e ha premiato startup, spin-off e piccole e medie imprese a vocazione ambientale e sociale. La Toscana, con due vincitrici e una menzione speciale, è la regione che ha ricevuto più riconoscimenti, a pari merito con la Lombardia.
“Le esperienze premiate dimostrano come la sostenibilità sia un valore ma anche un’opportunità per lo sviluppo economico e sociale – sottolinea il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti – molte di queste iniziative, spesso guidate da giovani generazioni, testimoniano un approccio innovativo e lungimirante. L’auspicio è che possano ispirare nuove storie di transizione ecologica in Italia”.
Agricoltura ed economia circolare: vincono Agrobit e Rifò
Per la categoria “Agricoltura e filiere agro-alimentari” ha vinto Agrobit, startup di Firenze nata nel 2022 che sviluppa soluzioni innovative per l’agricoltura, aiutando le aziende agricole a essere più sostenibili e resilienti. Agrobit è stata premiata da Legambiente per aver sviluppato iAgro: una App di agricoltura di precisione che grazie all’AI e alla visione artificiale trasforma lo smartphone in strumento di analisi delle colture arboree, fornendo indicazioni per ottimizzare irrigazione, trattamenti e fertilizzazione, riducendo fino al 40% acqua e agrofarmaci e migliorando sostenibilità e resilienza climatica.
Per l’economia circolare è stata premiata invece Rifò, la PMI innovativa e società benefit di Prato che integrando anche progetti di inclusione sociale rigenera fibre pregiate (lana, cashmere, denim, cotone) da capi usati e produce filati e abiti a filiera corta, contrastando fast fashion e sprechi e riducendo fino all’80% consumi di acqua, energia e sostanze chimiche.
Rifò, fondata da Niccolò Cipriani e Clarissa Cecchi nel 2017, si è dimostrata una scommessa vinta: negli anni ha vinto molti riconoscimenti, dal Premio Innovazion e Toscana al progetto Hubble di Nana Bianca, e nel 2019 è stata la prima azienda al mondo a mettere in commercio un maglione fatto con un filato realizzato con il denim riciclato.

Oltre ai premiati, sono state sei le menzioni speciali assegnate dalla giuria del Premio Innovazione di Legambiente. Per la categoria Vivere Smart è stata scelta la startup Ganiga Innovation di Cascina, che ha creato Hoooly!, un cestino intelligente che utilizza l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things e la blockchain per ottimizzare la raccolta differenziata, monitorare i materiali e premiare i comportamenti virtuosi, riducendo rifiuti ed emissioni e migliorando la gestione urbana. Hooly! infatti è un cassonetto robotico capace di separare in modo automatico i rifiuti presenti al suo interno, smisantondoli nel contenitore giusto, grazie al riconoscimento avviene tramite computer vision.
Oltre al premio in denaro per i vincitori di categoria, pari a 2.500 euro, tutte le realtà premiate avranno la possibilità di partecipare gratuitamente a due workshop online messi a disposizione da EY Foundation: “Decarbonizzazione e sostenibilità di prodotto come leve competitive sui mercati e nelle catene del valore globali” e “Finanziare la sostenibilità: dialogo di sostenibilità con le Banche e green project financing”.