I classici sono il tema portante dell’ottava edizione de La città dei lettori, il festival di Fondazione CR Firenze dedicato ai protagonisti della letteratura contemporanea, a cura di Associazione Wimbledon APS e con la direzione di Gabriele Ametrano, che torna dal 4 all’8 giugno a Firenze a Villa Bardini con cento ospiti in cinque giorni.
Dalla cinquina del Premio Strega agli spettacoli letterari
In programma incontri, presentazioni, talk, reading ed eventi speciali, come l’appuntamento con i finalisti del Premio Strega che, venerdì 6 giugno, saranno ospiti per il primo incontro pubblico dopo la selezione in un pomeriggio interamente dedicato al più importante riconoscimento letterario in Italia.
L’apertura del festival + affidata, mercoledì 4 giugno, alla proclamazione del Premio La città dei lettori, assegnato dagli oltre 750 iscritti ai circoli lettura dei soci Unicoop Firenze all’autore o autrice più amati. Nella shortlist – che sarà presente al gran completo – Pegah Moshir Pour, Paolo Di Paolo, Nicoletta Verna, Ilaria Gaspari, Francesco Carofiglio e Jacopo Storni.
Non solo talk: quest’anno a La città dei lettori arrivano veri e propri spettacoli letterari. Francesco Piccolo porterà a Villa Bardini il monologo tratto da “Son qui: m’ammazzi” (Einaudi), saggio d’autore in cui si rileggono tredici capolavori che hanno contribuiti in maniera indelebile a legittimare una certa idea di maschio arrogante, violente, egoista e famelico (5 giugno ore 18.30). E ancora Beppe Severgnini, in scena insieme al D&B White Socks Quintet per un dialogo in musica che accompagnerà la presentazione di “Socrate, Agata e il futuro” (Rizzoli) (5 giugno ore 21).
Ancora musica con Andrea “Andy” Fumagalli, iconico cofondatore dei Bluvertigo a cui sarà affidata la chiusura del festival con un omaggio alla poesia e alla musica di David Bowie (8 giugno ore 19).
Per i lettori mattinieri torna “Yoga tra le righe”, sessione yogica e meditativa a cura dell’insegnante Ilaria Castellino a partire dalle parole di “Un nuovo mondo” di Eckhart Tolle (7 e 8 giugno ore 10).
L’omaggio ai classici da Joyce a Bolaño
Tra gli interventi dedicati ai classici c’è quello di Ilide Carmignani, celebre per le sue traduzioni di Roberto Bolaño, che racconterà l’immenso scrittore cileno (8 giugno ore 12), e della scrittrice e sceneggiatrice Antonella Lattanzi, che nel centenario dalla nascita ricorderà Goliarda Sapienza – autrice meravigliosa, ignorata in vita e riscoperta dopo la morte col suo romanzo più famoso, “L’arte della gioia” (6 giugno ore 17.30).
E poi Paolo Nori con la letteratura russa (7 giugno ore 11), Valerio Aiolli su James Joyce (7 giugno ore 11.30), Andrea Ceccherelli, traduttore dei grandi poeti polacchi con un talk sulla poesia di Wisława Szymborska (7 giugno ore 12), Luca Starita che ripercorrerà le tappe della vita e dell’opera di Pier Vittorio Tondelli (7 giugno ore 12.30), e Maria Gaia Belli, autrice della fortunata serie “La dorsale” (effequ), con un intervento sul fantasy come classico.
“Quest’anno abbiamo espresso tutta la nostra gratitudine ai classici della letteratura e invitato le voci più significative del contemporaneo – spiega Gabriele Ametrano – il nostro è un gioco di sguardi che attraversa i tempi, come simboleggiato nel manifesto di Elisa Seitzinger. Cosa sono i classici oggi? L’espressione più alta di letteratura da cui partono le narrazioni attuali. Viviamo un’epoca in cui occorre issarsi sulle spalle dei giganti per poter guardare al futuro, e così ho immaginato il festival.”
Gli incontri con gli autori e le autrici
Da non dimenticare gli incontri con gli autori e le autrici, le presentazioni e le novità editoriali. Tra i nomi Thomas B. Reverdy, pluripremiato scrittore francese, con “Climax” (Clichy), sontuoso romanzo sulla fine del nostro mondo (7 giugno ore 19); Omar El Akkad, giornalista egiziano-canadese con “Un giorno tutti diranno di essere stati contro” (4 giugno ore 18.30); Roberto Saviano, che presenterà “L’amore mio non muore” (Einaudi), la vicenda di Roberta Casini, ragazza fiorentina poco più che ventenne fatta sparire dalla ‘ndrangheta nel 1981 (7 giugno ore 17).
Ascanio Celestini racconterà l’ultimo romanzo “Poveri Cristi” (Einaudi), libro politico e civile in cui setaccia le vite di donne e uomini che vagano alla ricerca del loro spicchio di felicità (7 giugno ore 18.30); Fabio Genovesi con “Mie magnifiche maestre” (Mondadori), grande omaggio alle donne della sua famiglia (7 giugno ore 21).
Lo scrittore Premio Strega 2022 Mario Desiati porterà il nuovo lavoro “Malbianco” (8 giugno alle 15), Vanni Santoni presenterà il suo ultimo romanzo “Il detective sonnambulo” (8 giugno ore 16), mentre Alessandro Raveggi con il suo “Continuate in ciò che è giusto. Storia di Alexander Langer” (Bompiani) riscopre la vita di un profeta disperato e pieno di speranza (7 giugno ore 16).