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La riscossa degli agriturismi: la vacanza green piace sempre di più e tornano gli stranieri

Sono soprattutto europei, mentre si consolida la presenza degli italiani con un aumento del 47% della famiglie. I dati sono emersi nel corso della ventesima edizione di AgrieTour ad Arezzo

Agriturismo

Tornano gli stranieri negli agriturismi della Toscana, dopo la forzata battuta d’arresto del 2020. E si consolida anche la presenza degli italiani, che proprio due anni fa hanno riscoperto la bellezza delle vacanze a contatto con la natura, con un ulteriore aumento delle presenze di famiglie (47,1%) e coppie (43,3%). È la fotografia dell’agriturismo italiano che emerge in occasione della ventesima edizione di AgrieTour, che si è conclusa domenica 13 novembre ad Arezzo Fiere.

I dati li dà l’Osservatorio di Ismea – Rete Rurale che ha svolto un’indagine tra le imprese intervistate. Quest’anno dunque si registra un ulteriore aumento degli stranieri, in particolare europei, mentre il turismo nazionale è composto in parte da viaggiatori già frequentatori abituali dell’agriturismo e delle campagne italiane. Per oltre il 39% delle imprese intervistate c’è stata una tendenza all’aumento delle prenotazione dirette di ospitalità chiamando le strutture ricettive, senza intermediazione di portali o agenzie di viaggio.  Le vacanze last minute hanno caratterizzato la stagione 2021, soprattutto a causa delle incertezze legate all’emergenza sanitaria.

AgrieTour è stata anche l’occasione per Regione Toscana e Vetrina Toscana di presentere le linee di azione future, mirate alla promozione – anche digitale – a supporto delle aree rurali.

Gli agriturismi in Toscana

Ed è stata proprio la Regione a fornire un quadro del settore di cui la Toscana è leader. Al 31 dicembre dello scorso anno erano attive 5.382 aziende, di queste 4.381 erano autorizzate all’alloggio. I posti letto sono 83.493 di cui 19.051 in struttura e 64.442 in appartamento, mentre il numero delle camere è di 40.883, 8.958 in struttura e 31.925 in appartamento. Esistono anche 2.013 piazzole per gli agricampeggi.

La provincia con maggior numero di aziende autorizzate all’alloggio è quella di Siena con 1.112 strutture (20.495 posti letto e 10.056 camere), seguita da Grosseto, 1.099 aziende autorizzate (17.394 posti letto e 8.631 camere). Quindi Firenze, 702 aziende autorizzate, Arezzo 625 e Pisa 522. [mark]Il 52% degli agriturismi toscani è condotto da un uomo, mentre soltanto Massa Carrara inverte la situazione: 36,3% uomino e 63,7% donne.

La svolta green delle aziende agricole

Guardando alle aziende agricole, secondo i dati forniti da Coldiretti Toscana,  se ne contano 52.146 che operano su una superficie agricola utilizzata di 640mila ettari. La riduzione del numero di aziende, per quanto riguarda la Toscana, è stata più accentuata negli ultimi vent’anni: il numero si è infatti più che dimezzato rispetto al 2000 quando era 121 mila circa con una perdita di 61 mila aziende (-59,7%).

Nelle aziende agricole, le cosiddette “innovative” sono il 39,1% in particolare per la silvicoltura (49,9%) e la produzione di energia rinnovabile (52,5%). Tra le attività connesse cresce soprattutto l’agriturismo praticato dal 37,8% delle aziende multifunzionali, il 16,8% è interessato alla produzione di energia rinnovabile. Due attività in netta crescita rispettivamente con +16% e +198%. Tra le aziende più digitali quelle impegnate nell’agriturismo (69,3%), agricoltura sociale (71,5%) e fattoria didattica (76,6%). I computer sono più presenti nelle aziende giovani e a pesare è anche il titolo di studio.

Enogastronomia di qualità: Toscana prima per prodotti Dop e Igp.

Secondo una ricerca Intesa Sanpaolo, la Toscana è la prima regione italiana (insieme al Veneto) per certificazioni di qualità Dop e Igp con ben 92 prodotti (tra cui 34 cibi e 58 vini), ed è quinta per impatto della Dop Economy con un valore della produzione di 1,15 miliardi di euro nel 2020, di cui 1 miliardo nei vini (fonte Rapporto Ismea – Fondazione Qualivita).

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