Innovazione/

La rivoluzione del wireless ottico nel chip fotonico della Sant’Anna di Pisa

L’innovazione permette ai fasci di luce di superare gli ostacoli e trasferire grandi quantità di informazioni

chip Sant’anna

Chip fotonici che calcolano matematicamente la forma ottima della luce per attraversare al meglio qualsiasi ambiente, anche sconosciuto o mutevole nel tempo. Una rivoluzione per il wireless ottico che potrebbe così non avere più ostacoli. Lo studio è del Politecnico di Milano, condotto insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, all’Università di Glasgow e all’Università di Stanford, ed è stato pubblicato dalla prestigiosa rivista Nature Photonics.

Dal problema alla soluzione

La luce è sensibile ad ogni forma di ostacolo, per capirlo basta pensa a come si vedono gli oggetti guardando attraverso un vetro smerigliato o  indossando occhiali appannati. L’effetto è del tutto analogo su un fascio di luce che trasporta flussi di dati nei sistemi wireless ottici: l’informazionene risulta distorta ed estremamente difficile da recuperare.

I dispositivi sviluppati dai ricercatori sono dei piccoli chip di silicio che lavorano come delle ricetrasmittenti intelligenti: cooperando in coppia possono “calcolare” in modo automatico e autonomo quale forma deve avere un fascio di luce per attraversare un ambiente generico con la massima efficienza. Non solo, allo stesso tempo possono anche generare molti fasci sovrapposti, ciascuno con una propria forma, e indirizzarli senza che interferiscano uno con l’altro. In questo modo è possibile aumentare notevolmente la capacità di trasmissione.

I campi di applicazione son numerosi: dall’intelligenza artificiale ai computer quantistici e crittografia, ai sistemi avanzati di localizzazione, posizionamento e sensoristica.

L’attività è cofinanziata nell’ambito del Pnrr dal programma di ricerca e sviluppo RESTART “RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smart”.

I più popolari su intoscana