Una torre alta 13 metri che unisce proporzione aurea, filosofia e pensiero simbolico: è OPERAE, la scultura monumentale di Gianni Lucchesi che fino al 25 novembre 2025 sarà protagonista in Piazza dei Cavalieri a Pisa, davanti alla Scuola Normale Superiore. L’opera, sostenuta dal Comune di Pisa, arriva dopo le tappe di Milano e Genova, in occasione delle Giornate di Fibonacci (21-24 novembre), evento dedicato al matematico pisano che introdusse in Europa la numerazione araba e la celebre successione numerica.
Composta da dodici cubi di cemento disposti secondo la progressione di Fibonacci, OPERAE culmina in una figura umana a grandezza naturale che guarda l’orizzonte. Sulle superfici dorate dei cubi compaiono i sigilli ermetici di Giordano Bruno, proiezioni dei solidi platonici che evocano il legame tra geometria, filosofia e cosmologia.
“OPERAE è un easter egg matematico“, ha spiegato Federico Poloni, docente di Analisi numerica all’Università di Pisa, intervenuto alla presentazione dell’opera. “Come nelle incisioni di Dürer o nei paradossi di Escher, anche qui si celano riferimenti che i matematici sanno riconoscere: un omaggio alla bellezza intrinseca dei numeri“.
Per l’architetto Carlo Alberto Arzelà, OPERAE è “un ponte tra il Partenone, Palladio e l’architettura parametrica contemporanea“, dove il rapporto aureo diventa “una costante capace di unire le forme del passato con quelle del futuro“.

L’installazione dialoga con la scenografia manierista disegnata da Giorgio Vasari e con i graffiti del Palazzo della Carovana, sede della Normale: un confronto simbolico tra la conoscenza del Rinascimento e quella del presente. Lucchesi veste il cemento – materiale povero – con l’oro, ribaltando i codici estetici e restituendo valore al pensiero e al lavoro umano nell’epoca dell’intelligenza artificiale.
“La città di Pisa celebra ogni anno il genio di Fibonacci, figura centrale nel progresso scientifico dell’umanità“, ha ricordato l’assessore al turismo Paolo Pesciatini. “Con OPERAE vogliamo invitare a riflettere sui luoghi della conoscenza, affinché non si smarriscano le qualità irriducibili dell’umano“.
Realizzata in cemento e resina epossidica dorata, la scultura è modulare e itinerante, pensata per adattarsi a diversi contesti urbani. In Piazza dei Cavalieri, cuore storico e accademico di Pisa, la torre di Lucchesi diventa un segno di continuità tra arte, scienza e spiritualità, nel luogo dove il sapere torna a casa.