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La Toscana alla Mostra del Cinema di Venezia: la moda, il talento e i premi

I toscani all’80 edizione al Lido: c’è Alba Rohrwacher con due film, il documentario di Duccio Chiarini, Francesca Inaudi nel film della regista Leone d’oro alla Carriera Liliana Cavani, poi Luca Calvani, la bellezza della Maremma e gli abiti da red carpet dello stilista Ermanno Scervino

Il Lido di Venezia è luogo di sogni in questi giorni intensi della Mostra del Cinema. Una 80esima edizione ricca per la ricorrenza da cifra tonda e per la qualità dei film in concorso che giustificano – e non è così scontato – lo scintillio da red carpet. La Toscana c’è, con i suoi talenti e le sue produzioni, con i personaggi famosi e l’alta moda. Eccoli.

Italo Calvino visto da Duccio Chiarini

Il regista fiorentino Duccio Chiarini è al Lido con  un documentario su Italo Calvino presentato nel corso delle Giornate degli Autori, rassegna autonoma della Mostra del Cinema di Venezia e diretta da Francesco Ranieri Martinotti.

Duccio-Chiarini – © Foto Duccio Chiarini

Nel centenario della nascita di Italo Calvino, il documentario rilegge il percorso artistico dell’autore attraverso una delle sue opere più note, “Il Barone Rampante”. Il romanzo diviene così il prisma attraverso cui osservare i contesti storici e offrire, grazie a filmati foto e lettere inedite un nuovo sguardo sul più conosciuto autore del Novecento.

Alba Rohrwacher con due film in Concorso

La talentuosa attrice e regista fiorenitna è presenta alla Mostra con due film in concorso.

Con “Hors saison”, di Stéphane Brizé, che racconta la storia di due persone dalle vite molto diverse, innamorate quindici anni fa e successivamente separate. Ciascuna ha preso la propria strada e le ferite si sono lentamente rimarginate. Poi si rincontrato, attanagliate dalla malinconia.

L’ltro film è “Finalmente l’Alba”, di Saverio Costanzo, un viaggio lungo una notte della giovane Mimosa che, nella Cinecittà degli anni Cinquanta, diventa la protagonista di ore per lei memorabili. Una notte che da ragazza la trasformerà in donna.

Francesca Inaudi nel film del Leono d’Oro alla Carriera, Liliana Cavani

La senese Francesca Inaudi è nel film fuori Concorso di Liliana Cavani, “L’ordine del tempo”. Un lavoro ispirato al saggio del fisico Carlo Rovelli che si interroga sullo scorrere del tempo.

Dopo 21 anni, Cavani torna dietro la pellicola e a 90 anni ha ricevuto, in questa edizione della Mostra, il Leone d’Oro alla Carriera. Un premio che verrà ricordato anche per le sue parole: “Sono la prima persona donna a ricevere questo premio e non è del tutto giusto – dice scatenando altri appalusi – ci sono donne sceneggiatrici e registe che stanno lavorando, che lavorano bene al pari degli uomini, se guardiamo bene, se diamo loro la possibilità di essere viste, ecco credo che il festival dovrebbe considerare anche che le donne. La mostra ha già tanti anni, è necessario senz’altro equilibrio in questo senso, mi auguro che il mio sia un inizio e che abbia un senso”.

Un documentario su Magliano, perla della Maremma

Il paese nel cuore della Maremma, con i suoi torrioni medievali e e le colline di uliveti e vigneti che si allargano fino al mare, è protagonista del documentario “La bellezza dell’Italia minuta”, prodotto da The Skill Group che verrà presentato giovedì 7 settembre nel padiglione della Regione Veneto.

Un viaggio  – curato da Lorenzo Munegato e Alberto Pezzella con il contributo di Simone Massaccesi – nell’Italia dei piccoli borghi tra turismo in relax, tradizioni artigiane d’eccellenza, radici storiche, produzioni vinicole pregiate. Del resto Pereta – una delle tre frazioni di Magliano insieme a Montiano – è stata appena celebrata dal New York Times. “Questo documentario porta le nostre eccellenze su un palcoscenico nazionale – spiega il sindaco di Magliano Gabriele Fusini – Vogliamo lavorare sempre di più per un turismo di qualità e non solo estivo a cui offrire accoglienza calorosa e servizi di alto livello”.

Un premio all’opera prima di Luca Calvani

Premio Kinéo come miglior opera commedia prima a “Il cacio con le pere” di Luca Calvani. L’attore e regista toscano riceve così l’importante riconoscimento ideato e diretto da Rosetta Sannelli, presidente dell’Associazione Culturale Kinéo. Il Premio quest’anno è entrato nel terzo decennio alla 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di cui è storico evento collaterale.

Ermanno Scervino veste Bianca Balti e Sveva Alviti

Ermanno Scervino torna a Venezia vestendo le star e rinsaldando il legame con il cinema per lui sempre fonte di ispirazione. Lo stilista toscano ha costruito la sua collezione autunno/inverno 2023-2024 intorno alla leggendaria figura di Ava Gardner.  “Il cinema – ha detto Ermanno Scervino, direttore creativo del brand – rappresenta per me un ricordo d’infanzia, fin da allora mi affascinavano le sue atmosfere, gli incredibili costumi e le Dive di una volta, che sono state il mio primo stimolo verso il mondo della moda. Credo che gli abiti giochino un ruolo fondamentale all’interno del grande schermo, caratterizzano i personaggi ma anche il contesto storico, per questo, creare qualcosa che potesse essere lo specchio del tempo in cui viviamo, è sempre stata la mia prerogativa”.

Sul tappeto rosso del Lido hanno quindi sfilato le donne che meglio descrivono il brand, come Bianca Balti e Sveva Alviti.

Bianca Balti in Ermanno Scervino

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